domenica 15 novembre 2015

Lauren Kate a Milano: intervista su "Angels in the Dark", i suoi romanzi e il film di "Fallen"!

Buon pomeriggio!!
Oggi vi voglio raccontare la mia esperienza con Lauren Kate degli ultimi due giorni.
Venerdì sono andata insieme ad Elisa del blog Devilishly Stylish (adoro il suo blog, vi lascio il link alla sua recensione di "Angels in the Dark") al Caffè Letterario del Piccolo Teatro di Milano, dove ci aspettavano Lauren e Giulia della Rizzoli, pronte per iniziare l'intervista. Inutile dire che l'autrice è stata gentilissima e molto disponibile. Ha anche accettato di registrare un breve video di saluto ai fans italiani (lo trovate sulle pagine facebook di questo blog e di quello di Elisa) e di firmare le nostre copie dei suoi libri (io le ho fatto autografare "Angels in the dark" e "Rapture", perchè in treno non riuscivo a portarli tutti, e "Teardrop" me lo aveva già firmato quando era venuta a Milano per il BookCity nel 2013).


Ma bando alle ciance, ecco a voi la nostra intervista (attenzione ai possibili spoilers dei suoi libri!).

1) Questa raccolta di novelle e scene bonus è uscita in America nel 2013, e la mia prima domanda è: quando le hai concepite, avevi già scritto l'intera serie "Fallen", o ti trovavi tra un libro e l'altro e hai deciso di colmare in questo modo alcuni "buchi" che ti sei accorta di aver lasciato alle tue spalle?
Non ho mai "deciso" di scrivere questo libro. Le storie in questa collection per me erano come un esercizio di scrittura. Durante la stesura della serie, ogni volta che avevo il blocco dello scrittore e non riuscivo a rendere al meglio una scena, l'unico modo che conoscevo per risolvere il problema era distaccarmi e scrivere qualcos'altro. Per esempio, il capitolo intitolato "Daniel a LA" esplora un'esperienza passata con Shelby, che fa la sua comparsa in "Torment", e stavo scrivendo di quando Luce scopre che la sua migliore amica ha avuto un incontro in passato con il suo fidanzato e si sente gelosa, e non sapevo come giustificarlo (quanto è stata profonda la relazione? C'era davvero qualcosa di cui preoccuparsi?). Quando ho iniziato a scrivere il litigio che lei ha con Daniel e sembrava piatto, quindi ho fatto un passo indietro e ho scritto questa novella che mi ha aiutata moltissimo. E questo discorso vale per tutte le short stories. La mia editor era tra il pubblico durante un incontro in cui ad una ragazza che mi ha chiesto come facessi a superare il blocco dello scrittore, ho risposto parlando di queste scene, così poi abbiamo discusso sulla possibilità di raggrupparle in una raccolta. Perciò è stata una pubblicazione accidentale, ma è stato bello condividere questi assaggi della saga di "Fallen", che ho continuato a scrivere per tutta la stesura della serie.


2) Qual'è stata la tua storia preferita di questa raccolta? E credi che scriverai mai qualcosa riguardo alla vita di Luce e Daniel dopo "Rapture"?
Tutte le storie in "Angels in the dark" sono importanti per me, mi ricordo molto vivamente mentre scrivevo il capitolo di Arriane, le sue scene mi sono venute in mente molto spontaneamente, lei aveva già un vita, era come se si scrivesse da sola, quindi mi ricordo di essermi molto divertita a scrivere quello. Il libro "Unforgiven" che racconta la storia di Cam è appena uscito in America (in Italia arriverà in primavera, ndr) e ho scritto un capitolo riguardo a quello che Luce e Daniel stanno vivendo adesso, ma ho deciso di toglierlo dal libro, anche se l'ho conservato, perciò è possibile. Non mi sento ancora pronta a condividerlo, c'è qualcosa di potente nel permettere ai lettori di avere l'esperienza di determinare qualcosa da soli, ma forse un giorno...


3) Hai nominato Cam, e Cam è stato il mio preferito fin dal primo volume.
Ammetto che mi è sempre interessato molto più lui di Daniel. Quando hai deciso di scrivere "Unforgiven", è stato perché hai deciso che avresti dovuto dargli una voce abbastanza forte da essere sentita da tutti, o è stato un caso? Magari avevi un abbozzo di scena, una piccola idea, ed è partito tutto da lì...
Credo di aver sempre saputo di voler scrivere la sua storia, ma non sapevo come, e non avevo fretta. Una lettrice un paio di anni fa mi fece la domanda e per risponderle ho usato la parte di "Passion" in cui Cam vede Lilith e ho realizzato, rivivendo questa scena, che non conoscevo per niente Lilith, ma che lei ha determinato così tanto dell'identità di Cam perché ha fatto una scelta devastante dopo che loro relazione è finita e questa l'ha reso chi è all'inizio di "Fallen". Ho capito che ci doveva essere qualcosa in lei, e volevo sapere cosa la rendeva così interessante e perché a Cam importava così tanto di lei. Era lei in realtà che volevo esplorare, volevo capire cosa l'avesse spinto a passare al lato oscuro. È stata dura entrare nella prospettiva di Cam perché la cosa che mi piace di lui è il fatto di essere elusivo, ma quando scrivevo dal suo punto di vista dovevo renderlo più leggibile, però senza cambiarlo, doveva rimanere se stesso.
Ma Lilith mi ha aiutato a capire come ha attratto Cam a sè e credo che la loro storia d'amore sia comparabile a quella di Luce e Daniel.


4) Ti è mai capitato di identificarti con uno dei tuoi personaggi, pensando anche alla duologia di "Teardrop", non solo a "Fallen"?
Mi identifico molto con Eureka (protagonista di Teardrop) e so che ci sono aspetti di me in tutti i personaggi di Fallen, anche se non direi che uno mi particolare mi rappresenti completamente. Io e Luce siamo state distanti per una parte della serie, solo in Passion ho cominciato ad avvicinarmi a lei e in Rapture la sentivo vicina. Molte persone che amo sono rappresentate dai miei personaggi, ma è difficile per me distinguere chi sono io, chi è qualcun altro, cosa è vero e cosa è finzione.


5) Non possiamo non parlare d'amore, soprattutto pensando a Luce e Daniel. Quello che ho sempre trovato interessante nella serie "Fallen" è come tu abbia proposto ai lettori due tipi diversi d'amore, fin da subito e nella stessa relazione. Per Daniel Luce è l'amore di secoli, l'amore che dura da sempre insomma, mentre per Luce Daniel è ogni volta il primo amore. 
Quanto è stato difficile per te rendere questa sfumatura così chiara per il lettore, pur parlando della stessa relazione?
Bella domanda! Sentivo quella tensione tutto il tempo mentre scrivevo, e probabilmente era molto frustrante soprattutto per Daniel, ma anche per Luce perché sentiva che c'era qualcosa di più rispetto a quello che sapeva.
E ho capito che in fondo l'amore è sempre così. Non si può amare qualcuno nello stesso modo in cui loro amano noi e ci sono sempre due diversi tipi di amore. A volte sono il motivo per cui la storia finisce bene, altre volte invece per cui finisce male. Ma ci ho pensato molto, riguardo alla mia relazione con mio marito, con la mia famiglia e i miei amici e ho capito che questo fatto rende l'amore bello ma anche difficile, perché si vive il sentimento sempre un po' "da soli", poiché ciò che provo io è diverso da quello che sentono gli altri.


6) Succede la stessa cosa (o quasi) anche tra Luce ed Arriane. Per me il personaggio di Arriane è sempre stato il simbolo dell'amicizia, perché quella che la lega a Luce dura da secoli e si rinnova ogni volta, mentre per Luce è sempre un'amicizia nuova e diversa dalle precedenti.
Per rendere l'idea delle diverse relazioni ti sei rifatta ad amicizie reali che ti hanno accompagnata nel tempo, e alla tua esperienza personale?
Arriane è ispirata più o meno indirettamente a molte amicizie femminili che ho coltivato e coltivo tutt'ora, più che a una sola amica. Ho avuto diverse amiche nel corso degli anni che sono state "la mia Arriane", e lei per me è importantissima perché nessuno sfida e sprona Luce quanto lei.
Cam lo fa, in parte, ma in un modo diverso. Arriane la spinge sempre al momento e nel modo giusto per impedirle di adagiarsi in qualcosa di comodo, facendola agire invece in modo produttivo.
La sua lealtà a Luce non conosce limiti, ed è sempre al suo fianco: mi piace che con Luce si trovi così a suo agio da non provare a riconquistarla ogni volta, la loro amicizia per lei esiste ed è un dato di fatto, a prescindere da tutto il resto.
E infatti succede ogni volta, perché Luce e Arriane diventano amiche in ogni vita della ragazza, senza fallo.
Arriane è in una posizione difficilissima: ogni volta sa che Luce sta arrivando, e questo la rende incredibilmente felice, come vediamo ad esempio nel racconto "La giornata di Arriane", ma allo stesso tempo sa che la perderà di nuovo, e di nuovo, e di nuovo.
Ci pensavo stamattina, mentre guardavo in aereo il documentario appena uscito sulla vita di Amy Winehouse. Pensavo a come sarà stato difficile per i suoi amici perderla e ritrovarla ogni volta, e nonostante questo restare lì: anche quando non ne potevano più, anche quando erano arrivati a odiarla per il suo continuo cedere all'alcol e all'autodistruzione, erano comunque lì.
Per Arriane è un po' la stessa cosa.


7) Puoi dirci qualcosa sul tuo prossimo progetto? Su cosa stai lavorando?
Ho appena iniziato a fare ricerche per una nuova storia: è un historical fiction ambientato durante una guerra e due persone schierate una contro l'altra si innamorano.


8) Se potessi, riscriveresti qualcosa dei tuoi romanzi diversamente? Hai mai pensato che qualche scena potrebbe essere diversa, o che qualche personaggio non sarebbe dovuto morire?
No, non c'è niente che cambierei. Ci sono momenti, quando prendo i mano i miei libri e li rileggo per qualche ragione, in cui sono molto fiera ed emozionata e ci sono altri momenti in cui vorrei nascondermi sotto il cuscino, ma non cambierei comunque niente. Loro [i personaggi] hanno un'esistenza propria, un propria relazione con i lettori e con chi li ama e per quanto mi piace pensare di essere cresciuta come scrittrice, voglio onorare ciò a cui le persone si sono originariamente connesse nei libri. Tutti gli altri vorrebbero riportare Penn in vita e ora l'attrice che la interpreta nel film è così brava, è incantevole e stavo giusto parlando il produttore l'altro giorno e continuava a chiedermi "Come la riportiamo in vita?" e ho risposto "Ho parlato con il mio editore riguardo a questo per anni e i lettori lo vogliono da anni, non l'abbiamo ancora capito" 
Forse usando un sogno o dei flashback!
Sì. Mi ricordo che è abbastanza presente in Torment perché Luce soffre, la vede ovunque, pensa a lei tutto il tempo.
Ecco, questo potrebbe essere il modo di usare di più l'attrice!
Assolutamente!


9) E visto che siamo in tema, com'è per te come autrice vedere persone reali che si muovono, parlano e in un certo senso "diventano" i tuoi personaggi?
E' molto strano, ma anche magnifico! Credo che il cast sia fantastico, hanno molta chimica tra di loro, e le scene tra Luce e Daniel sono molto diverse da quelle tra Luce e Cam, e Addison (che interpreta Luce, ndr) è così "malleabile", riesce a interpretare tutti i tipi di Luce della storia, è bravissima! Credo che ciò che mi ha aiutato a gestire l'idea di vedere le mie storie diventare un film sia stato il fatto che avevo già finito di scrivere la saga da un anno o due. Stavo già lavorando alla duologia di Teardrop e quindi avevo una prospettiva maggiore della serie, non era come se la stessi ancora scrivendo. Mi sentivo come se avessi lasciato la storia in mano all'universo, che poteva farci quel che voleva. Fortunatamente sono contentissima di quello che hanno fatto.


10) In cosa consiste il tuo lavoro di produttrice esecutiva del film? Quali sono stati i tuoi compiti?
Molto consiste nello spiegare la mitologia perché tutti quelli che lavorano al film sono interessati a vedere come si sviluppa fino a Rapture, quindi volevano essere sicuri di avere capito le complicate regole di questo mondo. Perciò ho lavorato molto con lo sceneggiatore per avere tutto a posto così da semplificare il lavoro sui prossimi film. Questa era la prima parte. Ho speso molto tempo sul set parlando con gli attori delle motivazioni e domande che avevano ("Gli angeli sudano?", "Gli angeli si ubriacano?", "Gli angeli provano questo o quello?") ed ero molto impressionata da quanto si impegnavano a interpretare il loro ruolo, prendendolo seriamente e leggendo i libri, chiedendomi domande molto forti e profonde. Ho amato lavorare al film e sono molto felice del risultato.


11) I tuoi fans sono molto impazienti di scoprire qualcosa sul film. Puoi raccontarci una curiosità, un aneddoto dal set che possa aiutarci a ingannare il tempo mentre aspettiamo notizie ufficiali?
Bella domanda, fammi pensare! Una delle mie cose preferite era che i 3 protagonisti (Luce, Daniel e Cam) dovevano farsi fare dei tatuaggi sul set e Harrison è molto meditativo, quando ero lì leggeva moltissimo, leggeva Oscar Wilde, Machiavelli, libri molto seri e prendeva delle citazioni per dipingerle sulle braccia come tatuaggi, e mi chiedeva consiglio su quali Cam avrebbe scelto. Vedere come lui voleva entrare nelle profondità del ruolo è stata una delle mie esperienze preferite. Lui e Jeremy sono diventati migliori amici e le persone scherzavano sul fatto che la parte romance non fosse su Luce e i due ragazzi, ma sui due ragazzi che si amano.


12) E' vero che la pre-produzione del film di "Torment" è già iniziata? E pensi che riusciremo a vedere il footage che è stato mostrato al Giffoni quest'estate?
Lo so, è così bello, vorrei poter condividerlo presto. Per ora Torment è in stand-by, siamo pronti a cominciare, ma non abbiamo ancora iniziato a girare, anche se siamo pronti per quando il momento arriverà. Non so per quanto riguarda il footage, penso per quando avremo la data d'uscita del film, che è ciò che stiamo aspettando adesso. Si tratta di trovare il momento adatto per farlo uscire, guardando anche le altre uscite dell'anno prossimo. Questo ci aiuterà a capire come la campagna sarà, quando uscirà il trailer e i dietro le quinte. Uscirà tutto, abbiamo tante scene dietro le quinte da condividere e rilasciare.


13) Ora che il film da "Fallen" è finito e presto sarà sul grande schermo, facciamo un passo indietro, a quando hai iniziato a scrivere il primo romanzo della serie. Quanto della storia avevi già chiaro in mente, e sapevi di voler raccontare, quanto è invece nato dopo, crescendo e maturando un libro dopo l’altro?
La storia è cresciuta molto da quando ho iniziato a scriverla. Pensavo di sapere cosa sarebbe successo, e a volte è stato così, ma le cose importanti sono state determinate dallo sviluppo dei personaggi nella storia, erano loro a decidere la direzione che la storia avrebbe preso. Ciò che succede a Luce, cosa è realmente, quello lo sapevo dall'inizio, quello era l'obiettivo che volevo seguire. È pensavo che quello che sarebbe stato il climax della serie, ma non lo stato, c'era qualcosa più profondo e oscuro che lei doveva riconoscere e che io non avrei mai potuto prevedere all'inizio. Quello che scopre sul suo passato alla fine di "Rapture" è stata una sorpresa anche per me.


14) Quindi "Teardrop" è definitivamente conclusa? Perché a me il finale di "Waterfall" ha spezzato il cuore, e continuo a sperare in un terzo libro. Magari, un giorno...?
Magari un giorno. Ci ho pensato, non sono ancora sicura.
Ander era così triste, alla fine di "Waterfall"... E io con lui!
Ander è molto importante per me, continuo a pensare a lui come pensavo a Cam, perché credo che la sua storia sia così triste. Ho scritto la novella "The Last Day of Love", che tratta della sua infanzia e dei sacrifici che ha dovuto fare per portare avanti la missione in cui doveva uccidere la ragazza che amava, per poi trovarsi all'inizio del mondo da solo senza di lei. Non so come ci si possa riprendere da una cosa del genere, ma vorrei scoprirlo per lui.


15) Abbiamo parlato di te come autrice, e come produttore esecutivo.
Ti va di parlarci di te come lettrice? Che tipo di lettrice sei, e qual è la tua "storia" di lettrice?
Sono sempre stata una lettrice. Mio padre leggeva per me e mio fratello tutte le sere quando eravamo alle elementari. Quando ho imparato a leggere il primo libro che ho letto (e riletto tante altre volte) è stato "Matilda" di Roald Dahl. È stato un libro fondamentale per me, mia figlia si chiama Matilda. Scrivere non è mai stato visto di buon occhio nella mia famiglia, i miei genitori volevano che smettessi e mi trovassi un vero lavoro, ma leggere era qualcosa che entrambi facevano molto, li ho sempre visti farlo ogni notte e passavo molto tempo in libreria con mia madre. Ho sempre letto molti romanzo rosa e oggi sto provando a leggere al di fuori della mia confort zone, so esattamente quali tipi di libri mi piacciono, ma sto provando a leggere cose che mi sfidano a fare di più. E per ora sta funzionando.


16) Qual'è il libro più bello che hai letto quest'anno?
Ho letto tanti libri bellissimi recentemente. Uno che adorato si chiama "Love and Other Days of Dying: Essays" di Michael Paterniti. È un saggio molto forte, parla di come l'amore e la tragedia sono entrambe esperienze estatiche, molto simili. È molto affascinante, lo consiglio vivamente. 


17) L'ultimissima domanda, che da blogger non posso fare a meno di farti: leggi le recensioni? O fai parte degli scrittori che non amano farlo?
No, non le leggo. Passo ovviamente del tempo sui social network, per entrare in contatto con i miei lettori, ma penso che ciò che sono capace di fare sia scrivere le mie storie e poi stabilire una connessione con i miei lettori, soprattutto di persona.
Internet è qualcosa che mi fa sempre sentire "chiusa", e insicura riguardo a quanto e cosa sia bene condividere. Finisco per condividere molto poco, in effetti.
A volte mi segnalano recensioni che sono particolarmente positive o scritte davvero molto bene, ma trovo sempre difficile leggere i pensieri altrui sui miei libri, anche quando vengono da chi ci tiene davvero o da chi ha davvero capito ciò che volevo trasmettere.
Sei un po' come una mamma, protettiva verso i suoi "bambini".
Forse un po' sì, lo ammetto.

E così si è conclusa la giornata di venerdì!
Sabato, invece, mi sono trovata a pranzo con Elisa, Chiara e Clary a mangiare sushi a volontà *-*


Una volta che Clary, Chiara e Nora hanno finito di intervistare Lauren per i loro blog (QUI trovate l'intervista di Chiara), l'abbiamo salutata e ci siamo avviate verso la Mondadori dove si sarebbe svolto il firmacopie. 
Ho fatto qualche foto per voi, ma io sono andata via presto, perchè tanto avevo già fatto firmare i miei libri, e la fila era veramente lunghissima.






Lauren ha fatto un video della folla, e verso la fine potete vedermi che saluto! (Sono quella tutta in nero, con i capelli neri e gli occhiali neri).


Un video pubblicato da Lauren Kate (@laurenkatebooks) in data:


Insomma, queste giornate sono state bellissime, sia per l'esperienza che per la compagnia, e per questo ringrazio Giulia e la Rizzoli per l'opportunità, e le mie compagne di avventure, che ormai rivedo ad un sacco di eventi. Non vedo l'ora che arrivi il prossimo ;)

A presto,
Silvy

4 commenti:

  1. Primo commento!
    È stato bellissimo condividere quest'esperienza con te, e spero davvero di replicare <3

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  2. Una bellissima intervista! complimenti! :D
    Lauren Kate sembra proprio una splendida persona ^-^

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