mercoledì 15 febbraio 2017

Release Party "Welcome to Wonderland": intervista all'autrice!


Buongiorno!
Siamo arrivati all'ultima tappa di questo release party in occasione dell'uscita di "6 cose impossibili" di A.G. Howard!
Oggi vi propongo un'intervista davvero interessante all'autrice, spero che vi piaccia :)




Titolo: 6 cose impossibili
Autrice: A.G. Howard
Casa editrice: Newton Compton
Data d'uscita: 2 febbraio 2017
Prezzo: €12,90 (ebook €4,99)

TRAMA

Alyssa Gardner è finalmente andata nella tana del coniglio e ha il controllo del suo destino, dopo aver affrontato innumerevoli sfide e avventure straordinarie.
I tre racconti di questa raccolta narrano diversi momenti trascorsi dalla famiglia e dagli amici di Alyssa nel Paese delle Meraviglie. La madre di Alyssa, in Il ragazzo nella ragnatela, rivive gli eventi che hanno portato alla salvezza dell’uomo che sarebbe diventato suo marito. Morpheus, invece, dà spazio ai ricordi di Jeb legati ai fatti narrati nel Mio splendido migliore amico. Infine, in 6 cose impossibili, Alyssa ricorda il periodo della sua vita dopo Il segreto della Regina Rossa, e il ruolo che la magia ha avuto nel difendere la felicità di coloro che ama. Questo quarto capitolo della saga di A.G. Howard, che segue Il segreto della Regina Rossa, fornisce uno sguardo più completo sul passato e sul futuro dei personaggi preferiti di questa avventura nel tempo. 


La trilogia Splintered:
1. Il mio splendido migliore amico (Splintered)
2. Tra le braccia di Morfeo (Unhinged)
3. Il segreto della regina rossa (Ensnared)
3.5 6 cose impossibili (Untamed)





INTERVISTA


1. Ciao Anita, benvenuta al blogtour di "6 cose impossibili"! Potresti presentarti ai tuoi lettori italiani?

Ciao! Sono A.G. Howard, autrice della serie Splintered (e di qualche altro libro!). ;) Ecco 5 fatti divertenti su di me:

1. Anche durante la mia infanzia avevo una vivida immaginazione. Una notte, dopo aver guardato un episodio di The Twilight Zone dove una bambola prende vita e getta scompiglio su una famiglia, ho condotto una gara di sguardi con una delle mie bambole mentre ero a letto. Le sue labbra sogghignarono (probabilmente un'anomalia causata dalle ombre e dalla mia vista annebbiata per la mancanza di umidità). Dopo aver gridato, pianto e tremato, ho raccolto il mio ingegno e ho accumulato lei e ogni altra figura umanoide in miniatura nel mio armadio sotto le vecchie scarpe e fumetti impolverati, così da poter tornare a dormire. Il giorno dopo, le ho impacchettate tutte, e qui è cominciata la mia eterna paura delle bambole. 
2. Da adolescente mi cimentavo in storie.  Le scrivevo con schemi colorati e le tenevo nascoste sotto al letto. Più avanti, mi divertivo a inventare storie per i bambini a cui facevo da baysitter, ma non ho mai preso la scrittura sul serio. Non fino ad anni dopo, dopo essermi sposata, aver avuto due bambini, e aver perso mio nonno per un cancro al cervello. La notte in cui morì, mi sono seduta e ho scritto un tributo poetico a lui e alla sua vita. Ha finito per far parte del suo elogio, e quando ho visto quanto ha toccato i cuori della mia famiglia, che le mie parole potevano connettersi alle emozioni degli altri, da quel momento sono stata trascinata nella scrittura. Per questa ragione ritengo mio nonno la mia ispirazione, perché la fine del suo viaggio è stato l'inizio del mio.
3. Quando ho iniziato a scrivere romanzi, non riuscivo ad ascoltare la musica durante i periodi di scrittura a meno che fossero canzoni strumentali. I testi mi distraevano. Ora, non riesco a scrivere senza la musica in sottofondo, e preferisco le canzoni con i testi. Ho una playlist per ogni libro che ho pubblicato sul mio sito, come prova. ;)
4. Ero solita guadagnare cucinando e decorando torte e biscotti. Quello che è iniziato con il decorare le torte per le feste dei miei figli è finito per diventare un business secondario: "Anita's Creative Confections".  Una volta ho persino partecipato ad una fiera con una torta "casetta per gli uccelli" e ho vinto le medaglie per il primo posto e la miglior esposizione.  
5. Sono una grande fanatica de Il Signore degli Anelli. Così tanto che la prima volta nella mia vita che ho fatto un viaggio fuori dagli Stati Uniti  è stato l'anno scorso per visitare la Nuova Zelanda, solo per fare il tour de Il Signore degli Anelli con mio marito e vedere Hobbiton e la Locanda del Drago Verde di persona. 


2. Parliamo di "6 cose impossibili": perché hai deciso di tornare in questo fantastico mondo e scrivere ancora di questi personaggi? Sei stata sommersa dalle richieste dei lettori?

"6 cose impossibili" è nato in un modo interessante. Per andare incontro a linee guida editoriali, ho dovuto tagliare 10.000 parole dal manoscritto finale di "Il segreto della Regina Rossa"per il mio editore, e gran parte di quelle parole venivano dagli ultimi capitoli. C'erano delle scene tagliate che volevo restassero nel libro perché aiutavano a mostrare quanto profondi erano stati i sacrifici e quante emozioni erano coinvolte in quelle decisioni finali, insieme al dare ai lettori una chiusura. 

Ero così tristi di doverle tagliare che iniziai a scrivere delle short stories attorno a quelle scene. Sapevo che anche i miei lettori si sentivano tristi e turbati nel non poter salutare i loro personaggi preferiti a causa delle lettere e messaggi che ho ricevuto, quindi sono andata dal mio editore e ho fatto loro leggere le short stories. Le hanno amate e le hanno comprate per poterle condividere con i fan, quindi abbiamo optato per una novella conclusiva che legasse le cose lasciate in sospeso.


3. Il tuo Paese delle Meraviglie è più oscuro dell'originale: qual è stata la tua ispirazione nel crearlo? E che tipo di ricerche hai dovuto fare?

Lewis Carroll ha conquistato il mio cuore da bambina intrecciando fili di violenza e paura nelle sue scene nonsense e nei suoi personaggi. Quindi era una priorità che Splintered omaggiasse quegli elementi mentre spingeva le cose raccapriccianti e bizzarre ad essere il centro della scena per una sezione più adulta di lettori. La mia speranza era che il lato dark del mio spinoff avrebbe convinto altri lettori a cercare i testi originali di Carroll, se non fossero già stati dei fan.

Per quanto riguarda le ricerche, ho riletto entrambi i romanzi di Lewis Carroll e ho scritto delle note sulle scene e i personaggi che in qualche modo volevo incorporare. Sin dall'inizio, per il mio Paese delle Meraviglie volevo un mondo colorato e vivido e un po' pauroso. Per aiutarmi a visualizzare, ho iniziato ad accumulare immagini nella mia cartella dedicata a Splintered di qualsiasi cosa a tema Alice per ispirazione. Quando cercavo le immagini, ricercavo temi "gotici" di Alice. 

Scoprì che ad attirarmi erano immagini venate dall'"aura di Alice", ma completamente diverse dall'originale. Ad esempio, sono capitata su questa immagine mentre cercavo e mi ha dato l'idea per il Corniglio Bianco.

Questa illuminazione mi ha ispirato nello storcere altri personaggi originali in modi inaspettati, quindi potevo non solo lasciare di stucco la mia eroina e il mio eroe quando li avrebbero incontrati la prima volta, ma anche i miei lettori.

Sono un'autrice molto strutturata, quindi di solito mi siedo e inizio a scrivere e le cose si ralizzano pian piano, cosa che a volte sorprende pure me. Tuttavia, con Splintered, c'erano alcune cose che sapevo avrei avuto:  

sapevo di volere che la mia protagonista, Alyssa, fosse capace di parlare con insetti e fiori, perché le scene dei fiori parlanti nei libri di Carroll, nel cartone Disney, e nell'interpretazione di Tim Burton/Disney, erano tra le mie preferite. In più, mi sono sempre ricordata la scena tratta da Attraverso lo Specchio in cui Alice sta viaggiando su un treno e ha una conversazione con un moscerino. Quelle erano delle immagini così particolari e indelebili, che in qualche modo dovevo assolutamente incorporarle.

Poi, avevo bisogno che la mia eroina fosse legata alle storie originale in un modo molto viscerale. Il libro di Melanie Benjamin, "Sono stata Alice" (ndr: in Italia edito da Fazi) ha suscitato l'idea di rendere Alyssa una discendente di Alice Liddell, la bambina che innanzitutto ha ispirato la storia di Carroll. Il legame di sangue con i Liddell è diventato la base per tutti gli strani aspetti della vita di Alyssa, inclusi gli insetti e fiori parlanti. Inoltre, ci doveva essere una spiegazione circa il perché tutto fosse così distorto e diverso in questo Paese delle Meraviglie, quindi ne sono uscita con quella che si legata alla discendenza di Alyssa. Se avete letto il primo libro, sapete già quale è. ;)


4. Qual è il tuo personaggio preferito e da dove hai preso l'ispirazione per scriverlo?

Morpheus è stato il più divertente da scrivere tra tutti i personaggi. Dal momento in cui ho iniziato a pianificare il cast per questo libro, sapevo che non avrei fatto affidamento sul Cappellaio Matto o lo Stregatto come guida enigmatica di Alyssa nel Paese delle Meraviglie (come altri adattamenti hanno fatto). Il brucaliffo è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti che non hanno ottenuto abbastanza spazio nei remake che ho visto. Quindi ho scelto lui come giocatore più centrale nel Paese delle Meraviglie, e gli ho dato una nuova identità e un retroscena. :)

Per leggere un post che ho scritto riguardo a ciò che lo ha ispirato e cosa lo differenzia dagli altri personaggi, andate a questo link.


5. Tu e Alyssa vi assomigliate? Avete qualcosa in comune o siete completamente diverse?

Siamo molto simili. Siamo entrambe molto creative (a lei piace fare mosaici e io esprimo me stessa decorando torte o cucendo abiti). Ed entrambe amiamo fare shopping in negozi di articoli usati. Condividiamo anche la paura delle altezze, anche se Alyssa ha sconfitto la sua paura con l'aiuto di Morpheus e di un bellissimo paio di ali. Io combatto ancora con la mia e probabilmente lo farò sempre.


6. Qual è la tua scena preferita nell'intera serie? E chi ti mancherà di più?

Ci sono così tante scene che ho preferito, non posso sceglierne solo una. Tuttavia, c'era una scena da "Il mio splendido migliore amico", il primo libro, che per me conta sia come la migliore che come la peggiore da scrivere: il banchetto delle bestie.

Perché è la mia preferita? Perché è una delle scene più “Carrolliane” del libro. E' basata vagamente sul capitolo 9: la Regina Alice, uno dei capitoli più divertenti e più visivo di "Attraverso lo Specchio". Ecco un'immagine dall'originale che ha innescato le mie fantasie:



Non ho mai dimenticato quella scena dopo averla letta da bambina, perciò ovviamente volevo darle credito nel mio libro. Ho mantenuto il mio tributo insensato come quello di Carroll, ma allo stesso tempo vi erano intessute delle venature sadiche e raccapriccianti per renderlo più oscuro. 

Perché è quella che mi è piaciuta meno? A causa di dove ero quando l'ho scritta. A quel tempo, mio figlio era stato recentemente diagnosticato l'epilessia e il suo medico gli ha fatto iniziare il trattamento; il dosaggio era troppo alto per il suo sistema, e ha finito per causargli severi attacchi di panico. Abbiamo trascorso molte notti di quelle prime settimane al pronto soccorso, cercando di capire cosa stesse succedendo. E' stato durante uno di quei viaggi che ho scritto la scena del banchetto delle bestie. Quella volta ho afferrato il mio computer uscendo dalla porta. Avevo già speso abbastanza notti (il mio momento più produttivo per scrivere) seduta nella sala d'attesa del pronto soccorso e guardando inutili show televisivi. Ero determinata a finire finalmente la scena. Nelle tre ore in cui siamo stati lì, sono riuscita a scriverla tutta, anche mentre mi preoccupavo e mi domandavo se fosse mai riuscito ad avere di nuovo una vita normale. Le mie viscere si sono attorcigliate, le mie dita tremavano per la tensione, un misto di emozioni trasudava in ogni frase, ma l'avevo finita. Infatti penso che il mio tumulto interiore abbia reso la scena migliore poiché non mi sono trattenuta. Ho messo tutto ciò che stavo provando nella mia scrittura, ed è uscita caotica, assurda e terrificante, che era esattamente come la vita mi sembrava in quel momento, ed esattamente come sembra ad Alyssa mentre sta vivendo quella scena nel libro.

Per quanto riguarda la seconda domanda, non c'è “un” personaggio che mi mancherà di più. Li amo tutti allo stesso modo! 


7. Se tu fossi Alyssa, chi sceglieresti: Jeb o Morpheus?

Lei ha una dura scelta da compiere, perché è più di scegliere semplicemente un ragazzo; è scegliere in quale modo vuole vivere la sua vita. Ognuno di loro fa spiccare e complementa diverse qualità di Alyssa—non solo i suoi lati luminosi e oscuri, ma come lei prende le decisioni, cautamente o istintivamente; o come lei vede il mondo, come una tela o come un parco giochi. Personalmente, quotidianamente, sarei più a mio agio con Jeb. Lui assomiglia molto a mio marito. Protettivo. Nobile. Leale. Con un codice etico forte. Ma non posso negare che Morpheus attrae il mio senso dell'avventura. Non riuscirei a stare al passo con lui per molto, però. Mi mancano le caratteristiche che mi renderebbero sua pari (per prima cosa le ali!). Fortunatamente, Alyssa è una buona accoppiata per entrambi i ragazzi, cosa che funziona alla grande dato che è lei che deve decidere in ogni caso. ;)


8. A cosa stai lavorando adesso?

Sto lavorando al mio prossimo romanzo young adult che è una leggera deviazione dai miei urban fantasy / spinoff classici ambientati al liceo. E' un adattamento gotico basato vagamente su una fiaba di Hans Christian Andersen (al momento non dirò di quale si tratta, ma non l'ho mai vista riscritta con una tendenza oscura e macabra), raccontata in un tono da fiaba (C'era una volta), ambientata in una terra lontana con creature fantastiche, magia, e il bene e il male in competizione l'uno con l'altro ad ogni svolta. Sono molto emozionata perché ho la possibilità di tornare alle mie inclinazioni fantasy ed espandere la mia abilità nei world-building. Condividerò i dettagli ufficiali non appena avrò l'okay dall'editore.  :)


Sneek Peak dal nuovo romanzo!

Grazie per il tuo tempo e buona fortuna per l'avventura italiana di “6 cose impossibili”! 

Grazie per avermi ospitata!



Che ne pensate? Vi è piaciuta? Sicuramente possiamo dire che l'autrice sia una persona molto prolissa, ma questo l'avevamo già capito nei suoi romanzi :D

Per concludere, vi lascio una delle canzoni che compongono la playlist di "6 cose impossibili" dell'autrice (la trovate completa qui)




Infine, ecco il riepilogo delle tappe! Se non lo avete ancora fatto, andate a dare un'occhiata alle altre ;)




Grazie per essere stati con noi, e alla prossima!

A presto,
Silvy

1 commento:

  1. Anita? Oh, finalmente ho scoperto cosa sta la A. del suo nome xD
    E poi ho notato che è una gran chiacchierona! xD
    Si vede quanto sia affezionata al mondo ed ai personaggi dei suoi libri e spero proprio che suo figlio ora stia meglio.
    È stato davvero un piacere leggere questa intervista ♡

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