Oggi è un grande giorno, non perché sia San Valentino, ma perché esce finalmente grazie a Fazi Editore "La Musa degli Incubi" di Laini Taylor, l'attesissimo seguito de "Il Sognatore" (QUI trovate la mia recensione). Ringrazio la CE per avermi permesso di leggerlo in anteprima, e Martina per aver organizzato il review party.
Titolo: La musa degli incubi
Autrice: Laini Taylor
Casa editrice: Fazi Editore
Data d'uscita: 14 febbraio 2019
Pagine: 526
Prezzo: €15,00 (ebook €)
TRAMA
La peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dèi sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l’unico capace di fronteggiare l’oscura Minya, animata dall’implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrarono la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dèi e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l’esperienza le ha insegnato che l’odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l’odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli? In questo atteso seguito del bestseller Il Sognatore va in scena lo scontro tra distruzione e salvezza: La Musa degli Incubi conclude in modo epico l’acclamata dilogia di Laini Taylor.
La duologia:
1. Il sognatore (Strange the Dreamer)
2. La musa degli incubi (Muse of Nightmares)
RECENSIONE
Dopo il modo in cui si è concluso "Il Sognatore" non sapevo proprio cosa aspettarmi da questo nuovo libro, perché non riuscivo a immaginare come avrebbero risolto quella situazione così problematica. Perciò, tutto quello che è successo in "La musa degli incubi" è stato per me inaspettato, e questo ovviamente non ha fatto che aumentare la mia curiosità e voglia di proseguire. La storia riprende esattamente da dove si era interrotta nel primo libro, ovvero con la morte di Sarai e il ricatto di Minya: i nostri personaggi devono quindi trovare il modo per evitare che Pianto venga distrutta dalla bambina, ma allo stesso tempo salvare Sarai dall'evanescenza. Ma non solo, perché ci saranno dei nuovi personaggi che potrebbero creare qualche problemi ai nostri eroi. Non aggiungo altro per non fare spoiler.
Inutile dire quanto questo ultimo libro e conclusione della duologia mi sia piaciuto: ciò che più ho apprezzato è stata la profondità dei personaggi e il fatto che non esiste un vero cattivo, solo persone che soffrono. Il tema del trauma è stato gestito egregiamente dall'autrice, perché ha mostrato come ciascun personaggio lo gestisce in maniera diversa, e che spesso l'unica soluzione non è la violenza, o l'uccidere qualcuno, ma la parola e l'ascolto. Quello che Sarai capisce di voler fare, grazie al suo dono, è stare vicino agli altri e aiutarli come può. Ma al tema dell'aiuto si aggiunge anche il razzismo e la discriminazione, argomento estremamente attuale e che fa riflettere. Sono contenta che l'autrice abbia deciso di trattare di questi temi in una serie scritta per un pubblico giovane, anche perché sono argomenti che necessitano di essere discussi.
Non posso dire di aver odiato qualche personaggio perché così non è stato: mi sono piaciuti tutti e ho trovato veramente facile immedesimarmici. L'autrice li ha descritti così bene, i loro pensieri, le loro emozioni, che capire quello che stessero provando e le ragioni per cui agiscono in un determinato modo è stato davvero immediato.
Disegni di @silketara |
Oltre a Lazlo e Sarai, che rimangono i protagonisti e che sono bellissimi insieme, sono contenta che sia stato dato un po' di spazio anche ai personaggi secondari, in primis Minya, che mi è rimasta nel cuore, passando poi alla dolce Sparrow e alla divertentissima Ruby (che mi ha fatta ridere tantissime volte), a Feral, Thyon ed Eril Fane. Tutti personaggi, in un modo o nell'altro, meravigliosi.
In questo secondo libro troviamo, inoltre, risposte per quanto riguarda il worldbuilding: ci viene spiegato, ad esempio, chi erano gli dei e chi erano i serafini, e vorrei fare un applauso alla Taylor per aver gestito magnificamente un mondo così bello e dettagliato in soli due volumi. E lo ha fatto con uno stile elegante, poetico, magnifico e carico di emozioni, come se stesse raccontando una fiaba.
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I messaggi importanti e positivi che questo libro trasmette, uniti allo stile incantevole e all'epilogo commovente e perfetto, mi hanno permesso di amare alla follia questo romanzo, che so già sarà tra i preferiti dell'anno. Laini Taylor si è riconfermata una garanzia del fantasy, e spero davvero di rivedere ancora questi personaggi in futuro.
Il mio voto:
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Che ne pensate? Lo aspettavate? Lo avete già letto? Fatemi sapere!
A presto,
Silvy
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