Buongiorno e buona festa delle donne!
Si conclude oggi, con l'uscita in libreria dell'ultimo volume, il review party della trilogia di Brigid Kemmerer, pubblicata da Oscar Mondadori. Ringrazio la CE per le copie digitali e Maria Cristina per aver organizzato l'evento.
Titolo: Un Voto così Intrepido e Mortale
Autrice: Brigid Kemmerer
Casa editrice: Oscar Mondadori
Data d'uscita: 8 marzo 2022
Pagine: 420
Prezzo: €22,00 (ebook €10,99)
TRAMA
Emberfall è sull'orlo del baratro. Mentre l'ombra della guerra si allunga sul regno, è sempre più aspro lo scontro tra chi considera Rhen il legittimo erede e chi vorrebbe che fosse Grey a salire al trono. Grey ha offerto una tregua di sessanta giorni prima di attaccare, e Rhen, tormentato dai suoi segreti, si sta isolando da tutti, compresa Harper, che è alla disperata ricerca di una soluzione pacifica. Nel frattempo Lia Mara, da poco incoronata regina di Syhl Shallow, fa di tutto per governare con giustizia e non seguire le orme spietate della madre. Ma il suo rapporto con Grey, che i più guardano con paura perché dotato di magia, la rende invisa ai suoi stessi sudditi e fa di lei il bersaglio di fazioni ostili. Man mano che la data dell'ultimatum si avvicina, la giovane sovrana deve scoprire se è davvero di lei che il suo popolo ha bisogno. La sorprendente conclusione della trilogia "Cursebreakers" ci mostra due regni prossimi allo scontro, tra lealtà messe a dura prova e amori in pericolo, mentre un antico nemico in cerca di vendetta ritorna pronto a distruggere tutto e tutti.
La trilogia Cursebreaker:
1. Un Fato così Ingiusto e Solitario
2. Un Cuore così Impavido e Spezzato
3. Un Voto così Intrepido e Mortale
RECENSIONE
Siamo giunti al termine di questa trilogia fantasy molto chiacchierata all'estero: posso dire che è stata diversa da come me l'aspettavo, ma che tutto sommato mi è piaciuta.
Se nel libro precedente, l'attenzione si era focalizzata su Grey e Lia Mara, privandoci del punto di vista di Rhen e Harper, in questo ultimo libro c'è un ottimo equilibrio tra i 4 protagonisti. Si alternano, infatti, capitoli raccontati dalla prospettiva di ciascuno, e questo secondo me ha contribuito molto al mio apprezzamento del romanzo: nel secondo volume, ammetto che mi aveva un po' infastidito il fatto di non poter sapere cosa passasse nella testa di metà della "squad", mentre qui sono riuscita a capire molto meglio le dinamiche e i pensieri che hanno portato a determinate scelte.
Ma cosa succede in questo libro? Non posso dirvi molto per non fare spoiler, ma in poche parole ci stiamo preparando alla fatidica guerra che vede coinvolti due regni, ma prima di tutto due fratelli. Il ritmo è stato, per me, molto serrato e calzante, grazie anche ai capitoli brevi e al frequente cambio di POV che mi ha permesso di non annoiarmi mai.
Uno degli aspetti che più ho apprezzato è stato lo studio dietro la psicologia dei personaggi: i nostri protagonisti hanno spesso dovuto prendere decisioni difficili durante la guerra, attuare strategie che non sempre apprezzavano, ma che si sentivano costretti a seguire. È stato interessante vedere come certe scelte, seppur magari giuste in quel momento, hanno delle ripercussioni mentali e psicologiche su di noi.
Quello che era nato come retelling della Bella e la Bestia, si è trasformato subito in qualcosa di diverso, una serie che ha del romance, ma che tratta molto dei rapporti e delle alleanza che si instaurano durante una guerra.
Mi sono piaciuti molto tutti i personaggi: anche se, caratterialmente, mi rivedo molto in Lia Mara, non posso che essere contenta del ritorno di Harper e Rhen: nel secondo volume, avevo sentito troppo la loro mancanza, mentre ora posso ritenermi abbastanza soddisfatta.
Dico "abbastanza", perché non sono ancora convintissima riguardo al finale: non entrerò in merito perché sarebbe spoiler, ma vedrò come si svolgeranno le cose nella serie spin-off.
Nel complesso, posso dire di aver apprezzato questa serie, divenuta sempre più originale e particolare nel suo genere. Leggerò sicuramente altro dell'autrice, sperando che Oscar porti qualche altra sua opera.
Il mio voto:
A presto,
Silvy
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