giovedì 25 marzo 2021

Review Party: "Windwitch" di Susan Dennard

Buongiorno!
Oggi parliamo del secondo libro della serie di Susan Dennard, uscita da pochissimo per Oscar Mondadori. 




Titolo: Windwitch
Autrice: Susan Dennard
Casa editrice: Oscar Mondadori
Data d'uscita: 16 marzo 2021
Pagine: 672
Prezzo: €24,00 (ebook €12,99)

TRAMA

TUTTI PENSANO CHE IL PRINCIPE MERIK, lo Stregone del Vento, sia morto nell’esplosione della sua nave. Invece, per quanto malconcio, è vivo, e deciso a dimostrare il tradimento della sorella. Giunge così nella capitale, strabordante di profughi in cerca di rifugio, e inizia ad aggirarsi per le strade, difendendo i deboli. Nasce così la leggenda di un semidio sfigurato, la Furia, che porta giustizia agli oppressi.

Lo Stregone del Sangue Aeduan ha scoperto che su Iseult pende una ricca taglia ed è determinato a trovarla per primo, ma è la ragazza che gli si consegna proponendogli un accordo: gli restituirà il denaro che gli è stato sottratto se la aiuterà a scoprire che fine ha fatto Safi. Legati da un patto, attraversano insieme le Lande Stregate, domandandosi costantemente chi sarà il primo a tradire l’altro.

Vittime di un attacco a sorpresa e un naufragio, Safi e l’Imperatrice di Marstock sono riuscite a salvarsi per un pelo nelle terre dei pirati. La loro vita è appesa a un filo, ma non tutto è come sembra e ogni loro mossa potrebbe essere decisiva per sventare una guerra nelle Lande Stregate o per scatenarla.


La serie:
1. Truthwitch
2. Windwitch (+ la novella Sightwitch)
3. Bloodwitch
4. Witchshadow
5. Untitled

RECENSIONE

Con questo secondo volume, le avventure dei nostri protagonisti hanno preso strade diverse. Ci sono infatti 4 filoni narrativi: abbiamo il principe Merik, che continua la sua missione (aiutare il suo popolo e trovare vendetta), anche se tutti lo credono morto nell'esplosione della sua nave; Safi e l'imperatrice Vaness sono alle prese con i pirati che vogliono consegnarle al Re Predore, ma potrebbero trovare degli alleati tra le persone più inaspettate; infine, Iseult fa un accordo con lo Stregone di Sangue Aeduan per ritrovare Safi.

Il quarto punto di vista, nonché la novità del romanzo, è quello di Vivia, la sorella di Merik: nel volume precedente, quando l'abbiamo conosciuta con gli occhi del fratello, ci era parsa una principessa crudele e spietata. Qui invece ho potuto conoscerla meglio e apprezzarla di più, scoprendo che tutto quello che fa, anche le cose più illegali, sono per il bene del suo popolo. 


Ho apprezzato di più questo secondo volume rispetto al primo perché ho avuto meno difficoltà nel comprendere il worldbuilding e chi sono i vari personaggi: il sistema magico mi è sembrato più chiaro e i personaggi sono stati tutti approfonditi. 
Anche stavolta la Dennard è riuscita a inserire tante scene di azione durante tutto l'arco del romanzo, senza lasciare troppi momenti vuoti. C'è da dire, però, che a volte il modo in cui descrive certe scene, specie le battaglie, non risulta particolarmente chiaro e fatico a seguire la narrazione. Inoltre, non sono ancora riuscita a farmi coinvolgere al 100% dalla storia, probabilmente perché non tutte le storyline hanno suscitato il mio interesse. Per di più, poiché molti dei personaggi non si sono mai incontrati, mi sono mancate certe interazioni tra di loro, in particolare l'amicizia tra Iseult e Safi, che è praticamente assente in questo libro.  


Ciò che mi spinge a continuare la serie sono Iseult e Aeduan, che non solo sono i personaggi più interessanti, ma hanno anche una chimica pazzesca: il romance qui è ancora inesistente, ma la Dennard sta mettendo le basi per una storia slow burn che si preannuncia pazzesca. Non vedo l'ora di sapere cosa accadrà loro in Bloodwitch. 

Insomma, per concludere, questo secondo volume è stato sicuramente più dinamico e interessante, soprattutto la storyline di un paio di personaggi, ma la serie non è ancora riuscita a conquistarmi del tutto. Ce la farà con i prossimi volumi?


Il mio voto:



Che ne pensate? Intanto passate anche dagli altri blog per leggere le loro recensioni!



A presto,
Silvia

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