Oggi vi parlo di una recente uscita Giunti (che ringrazio per la copia), scritta da una giovane autrice italiana che mi piace molto.
Titolo: Il segreto del mio migliore amico
Autrice: Giulia Besa
Casa editrice: Giunti
Data d'uscita: 13 marzo 2019
Pagine: 296
Prezzo: €14,00 (ebook €8,99)
TRAMA
Quando la Rete si trasforma in una trappola da cui è difficile fuggire, solo chi ti ama davvero rischierà tutto per salvarti. Dopo Gemelle, una nuova avventura per Vera. Sua sorella gemella Celeste è in Giappone e lei è da sola a fronteggiare il misterioso cambiamento del suo miglior amico Orfeo, conosciuto all'Università, verso il quale si sente legata da un forte, ambiguo sentimento. La media più alta dell'intera facoltà, il carisma naturale e lo sguardo nero pece, Orfeo ha recentemente perso il fratello, ma questo non spiega gli strani accadimenti in cui sembra essere coinvolto...
RECENSIONE
Giulia Besa è tornata a scrivere di Vera, la protagonista che abbiamo già conosciuto in "Gemelle", romanzo che mi ha aveva sorpresa in positivo (qui la recensione).
Ci tengo a precisare che, volendo, si potrebbe leggere questo libro senza per forza aver letto il primo, ma io ne consiglio comunque la lettura per una migliore comprensione.
Vera ha cominciato l’università, facoltà di ingegneria, e ovviamente è la prima della classe. Per questo motivo ha solo un amico, Orfeo, studente del terzo anno. Ultimamente però il ragazzo si comporta in modo strano e Vera è determinata a scoprire il perché. Indagando capisce che esiste un’app chiamata “Il significato nascosto della vita” che promette a chiunque affronti delle prove di scoprire il significato della vita. Vera deciderà quindi di provare a partecipare a questo gioco per capire come aiutare Orfeo prima che la sua depressione dopo la morte del fratello possa peggiore la situazione.
Ci sono principalmente 3 aspetti che ho apprezzato di questo romanzo:
1) La protagonista: Vera è una nerd, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e mi fa spesso morire dal ridere con i suoi pensieri. Se esistesse veramente, penso proprio che saremmo grandi amiche.
2) L’aspetto thriller di questo romanzo è veramente interessante: si basa su temi non semplici da trattare, come la depressione e la solitudine, ma trovo che l’autrice li abbia gestiti molto bene e delicatamente. Ci sono state delle prove che Vera ha dovuto affrontare che mi hanno fatto salire un’ansia assurda, e mi hanno anche fatta riflettere sul fatto che purtroppo, a volte, la sensazione di solitudine è autentica. Quante volte si sente che di persone che di fronte a una brutta situazione, ad esempio qualcuno in difficoltà, passano avanti e ignorano invece di chiamare aiuto? E mettere in testa a una persona che già soffre quanto sia sola è un atto molto pericoloso. Per questo ho trovato questo libro molto realistico e molto attuale, fa quasi paura in realtà.
3) Infine, lo stile della Besa è sempre scorrevole e piacevole da leggere: il libro si finisce in poco tempo, spinti anche dalla curiosità di vedere come Vera aiuterà stavolta il suo amico. So che sembra banale e scontato dirlo, ma è anche scritto in italiano corretto, e questo non guasta mai. Essere nella testa di questa protagonista è sempre un piacere, perché mi piace come ragiona e la sua personalità. Sono contenta che l’autrice abbia comunicato di voler scrivere altri libri con questo personaggio (soprattutto dopo il finale di questo).
Nonostante mi sia piaciuto, non ho dato il punteggio al libro pieno per due motivi: uno è spoiler, perciò ve lo spiego nella sezione apposita qui sotto, mentre l’altro è perché non sono riuscita ad affezionarmi molto al protagonista maschile. Non abbiamo un suo punto di vista e quando il romanzo inizia, Vera lo conosce già, quindi mi è sembrato di non riuscire a conoscerlo per bene e di aver passato troppo poco tempo con lui per potermici affezionare.
Ho quindi preferito "Gemelle", ma per il resto, continuerò sicuramente a leggere le prossime avventure di Vera e i prossimi romanzi di Giulia.
Il mio voto: 3.75
Sezione Spoiler
Evidenziate la sezione bianca qui sotto per leggere la mia riflessione spoiler:
Come vi dicevo, c'è un aspetto della trama che non ha fatto proprio impazzire, ed è lo pseudo triangolo: trovo che la storia sarebbe andata bene anche senza che Vera si innamorasse di Orfeo, potevano rimanere amici e lei stare con Massimo (che nel primo libro mi era piaciuto molto). Diciamo che il mio cuoricino da shipper ha sofferto molto per questa cosa, però ragionando ho capito che una situazione del genere, per quanto possa farmi stare male, è molto realistica, perché capita veramente poche volte che una persona resti fidanzata per sempre con il primo ragazzo di cui si innamora. Non è possibile controllare i proprio sentimenti, e a volte succede che l'amore che si prova per qualcuno non sia più così forte come all'inizio.
Quindi, anche se non riesco ad alzare il voto più di così, capisco le ragioni che hanno spinto l'autrice a fare questa scelta di trama. Continuo comunque a preferire Massimo però ;)
Fine sezione spoiler!
Quindi, anche se non riesco ad alzare il voto più di così, capisco le ragioni che hanno spinto l'autrice a fare questa scelta di trama. Continuo comunque a preferire Massimo però ;)
Fine sezione spoiler!
Che ne pensate? Lo aspettavate? Vi ispira? Fatemi sapere!
A presto,
Silvy
Ecco lo immaginavo ed è il motivo per il quale non penso di leggerlo…
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