venerdì 8 maggio 2020

RECENSIONE: "La Cacciatrice di Fate" di Elizabeth May

Buongiorno!
Oggi vi propongo la mia recensione di un romanzo che ho letto nel lontano febbraio 2014, ma che ho appena finito di rileggere grazie a un gruppo di lettura della trilogia che ho organizzato su Instagram. Non ve ne avevo ancora parlato perché si tratta di una lettura pre-blog, e quindi ne approfitto per spiegarvi adesso perché dovreste recuperarlo.



Titolo: La cacciatrice di fate
Autrice: Elizabeth May
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Data d'uscita: 18 febbraio 2014
Pagine: 319
Prezzo: €16,90 (ebook €8,99)

TRAMA

Lady Aileana non ha paura della notte: è nelle pieghe del buio che può compiere la sua missione. Non ha paura degli stretti vicoli di Edimburgo e dei pericoli che vi si annidano: è lì che può trovare le sue prede. Perché Aileana, giovane figlia del marchese di Douglas, nasconde un segreto: se di giorno è una perfetta gentildonna del diciannovesimo secolo, alle prese con gioielli, vestiti e feste scintillanti, di notte è una spietata cacciatrice di fate. Tutto è iniziato un anno prima, la sera del suo debutto in società: la stessa, tragica sera della morte di sua madre, uccisa da un essere soprannaturale. Da allora, Aileana sente dentro di sé una voce selvaggia che la sprona alla vendetta. Da allora, ha intrapreso un duro addestramento per imparare a combattere le fate: creature assetate di sangue che si nutrono dell'energia vitale degli umani. È stato Kiaran, il suo affascinante maestro, a fare di Aileana una guerriera, allenandola alla battaglia. E sarà lui a farle scoprire lo straordinario destino che l'attende. Perché Lady Aileana è l'ultima cacciatrice di un'antica stirpe, l'unica in grado di proteggere l'umanità la notte in cui tutte le fate si risveglieranno. La notte, ormai imminente, del solstizio d'inverno.

La trilogia:
1. La cacciatrice di fate (The Falconer)
2. The Vanishing Throne 
3. The Fallen Kingdom

RECENSIONE

Come vi spiegavo all'inizio del post, ho letto per la prima volta questo libro appena uscito, a inizio 2014, perciò la mia recensione è stata scritta dopo aver letto l'intera trilogia, sapendo perciò quanto questa serie meriti in generale. Non ci saranno spoiler dei libri successivi, ma vi illustrerò perché non dovreste fermarmi al primo volume.
La serie è stata, purtroppo, interrotta in italiano, ma il livello di inglese è intermedio (simile a quello della Maas) e su internet si possono trovare, in caso, delle traduzioni amatoriali.

La storia è quella di Aileana Kameron, una diciottenne di Edimburgo che, durante il suo ballo da debuttante, ha visto una fata assassinare sua madre. Da quel momento Aileana viene addestrata da Kiaran MacKay, una fata solitaria molto potente, a uccidere le fate, in attesa di rincontrare quella che ha ucciso la madre e di potersi vendicare. Dopo circa un anno di addestramento, la ragazza scopre che di lì a pochi giorni, più precisamente durante l'eclissi del solstizio d'inverno, un antico sigillo che serviva a tenere rinchiuse centinaia di fate è destinato a spezzarsi. Lei e Kiaran devono trovare il modo di riattivarlo, altrimento Edimburgo rischia di soccombere alla furia omicida delle fate. 


Quello che più mi piace di questo primo volume è che, nonostante sia un titolo del 2013, non risulta così "vecchio" e "superato" come invece accade con altri libri di quel periodo. Certo, ci sono alcuni cliché, ma la May ha saputo stupire: per citarne uno, lo pseudo triangolo amoroso è un triangolo/non triangolo (capirete leggendo il libro). È come se la May abbia dovuto inserire per forza una sorta di triangolo poiché all'epoca era un cliché che serviva a vendere, ma non volendo farlo davvero è ricorsa a un escamotage particolare. 
Nonostante sia un primo volume molto introduttivo, che serve principalmente a illustrare al lettore il mondo delle fate creato dalla May (che si è ispirata al folklore celtico/scozzese) e i suoi personaggi, non si può dire che sia privo di azione: ci sono delle interessanti scene di battaglia, delle interazioni molto belle tra i personaggi e un cliffhanger che lascia a bocca aperta. 
Altri due punti interessanti sono senza dubbio l'ambientazione e i personaggi: per quanto riguarda la prima, Edimburgo è una città che adoro, perciò rivederla in un contesto ottocentesco è stato davvero affascinante. Se aggiungiamo che in questo primo volume è presente anche una nota di steampunk, sicuramente si può dire che il worldbuilding sia davvero meritevole. 
Per quanto riguarda, invece, i personaggi, in questo primo volume abbiamo solo iniziato a conoscerli, specialmente Kiaran e i villain: nei prossimi libri verranno tutti approfonditi, ma per essere un romanzo d'esordio la May ha sicuramente gestito molto bene questo aspetto, per non parlare del simpaticissimo Derrick, l'anima esilarante e divertente della trilogia, un pixie che vi farà sorridere in continuazione.  

Purtroppo questi non sono i nostri protagonisti, ma l'aspetto è simile

Insomma, "La cacciatrice di fate" è come se fosse un lungo prologo di questa storia: dal secondo libro in poi tutto verrà approfondito e sviluppato di più, a partire dai personaggi (ci sarà una new entry fantastica) e dalla trama, che sarà sempre ricca di colpi di scena. Dal secondo volume sembra quasi di leggere una serie diversa, anche perché l'ambientazione cambia completamente: si passa da un urban fantasy dalle tinte steampunk nel primo volume, a una sorta di high fantasy dal secondo in poi. Anche lo stile dell'autrice migliora e si evolve magnificamente e vi farà affezionare tantissimo a questi personaggi e a questa ship, che è diventata sin da subito una delle mie preferite in assoluto.
Questa serie è decisamente troppo sottovalutata, perché non ha niente da invidiare ad altre serie dello stesso genere più famose (se vi interessa QUI trovate il mio post in cui vi suggerisco dei titoli simile per aiutarvi a capire se può piacervi). 
Il mio unico consiglio, se decidete di iniziarla, è di non fermarsi al primo libro, perché vi perdereste il meglio: sarebbe come fermarsi ad ACOTAR senza leggere ACOMAF. Impossibile!
Dopo questa rilettura il mio voto sarebbero 4 stelle e mezzo, ma rimango fedele alla mia valutazione di 6 anni fa, ovvero 5 stelle!

Il mio voto:





Che ne pensate? Vi ho convinti a leggerlo? Lo avete letto? Fatemi sapere!

A presto,
Silvy

1 commento:

  1. Sì??? Io ho il primo volume in casa da anni e anni ma ancora non l'ho letto! Sono felice di leggere che ne vale la pena!

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