mercoledì 18 dicembre 2019

Hunger Games Letterari: Tour della Vittoria | Approfondimento sul genere distopico

























Buongiorno!
Oggi c'è la mia tappa del tour della vittoria, una sorta di blogtour in cui io e le altre blogger che hanno organizzato gli Hunger Games Letterari andremo ad approfondire certi aspetti di Hunger Games. Io vi parlerò di che cosa sia la distopia e del perché quella di HG è considerata una serie distopica. 





Innanzitutto, però, vediamo di rispolverare la memoria sul Distretto 6, ovvero quello assegnatomi: durante i nostri giochi questo distretto è stato associato al genere storico, ma nei romanzi il distretto 6 si occupa dei trasporti e della costruzione di mezzi di trasporto, come il treno ad alta velocità che spesso usano i protagonisti per spostarsi. È uno dei distretti più grandi e la popolazione diventa principalmente meccanico, capo treno o pilota. Non ci sono tributi famosi, ma nel secondo romanzo il tributo donna muore sacrificandosi per Peeta. 


Il genere distopico

Ho scelto di presentarvi questo argomento perché è stato quello che ho approfondito nella mia tesina della maturità e mi sembrava interessarvi mostrarvi degli stralci del mio lavoro.
Innanzitutto, che cos'è la distopia? Il termine “distopia” è stato coniato nel 1868 dal filosofo John Stuart Mill, e indica una società, spesso futura, in cui l’uomo è dominato da un potere spietato. È il contrario dell'utopia, termine risalente già all'antica Grecia che indica un luogo sì perfetto, ma inesistente.
L’utopia diventa distopia durante la prima metà del XX secolo (anche se si possono trovare dei cenni già a metà del IX secolo), anni in cui l’uomo europeo perde fiducia nel positivismo ottocentesco e viene duramente provato da due guerre mondiali e dai totalitarismi nascenti, cause di milioni di morti nel mondo.
Non è dunque difficile credere che alcuni autori come Huxley e Orwell abbiano provato ad immaginare un mondo futuro, nato da queste ideologie.
Più recentemente altri eventi, come la guerra in Vietnam o la caduta delle torri gemelle, hanno dato il via ad una serie di trilogie distopiche, questa volta rivolte ai giovani e per questo categorizzate come “Young Adult”. Nel 1993 è stato pubblicato il primo romanzo distopico adatto anche ai più giovani, il celebre “The Giver” di Lois Lowry, seguito da altri tre volumi. Nel 2008 questo genere inizia a spopolare tra gli adolescenti di tutto il mondo (forse a causa della figura dell’eroina protagonista) grazie a “Hunger Games” di Suzanne Collins. Alcuni esempi che seguono la scia di “Hunger Games” sono la trilogia di “Divergent” di Veronica Roth, “Delirium” di Lauren Oliver, “Matched” di Ally Condie e tanti altri.

Perché Hunger Games è considerato un romanzo distopico?

  1. La dittatura e la miseria umana: Panem è governata da un tiranno che tiene d'occhio la popolazione grazie anche ai Pacificatori; inoltre gran parte della popolazione soffre la fame. 
  2. Il controllo sulla mente umana: gli Hunger Games sono nati con lo scopo di controllare i cittadini e di privarli della propria libertà.
  3. La ribellione: grazie a Katniss, le persone capiscono che non devono essere trattato come oggetti, ma con dignità. 

A cosa si è ispirata Suzanne Collins?
  1. Stava facendo zapping in TV, passando da un servizio sulla guerra e un reality in cui i partecipanti competevano per soldi, e le è venuta l'idea.
  2. Il mito di Teseo e il Minotauro è stata una grande influenza, sia perché Teseo si è offerto volontario, sia perché quella di Creta era una società che condannava dei giovani innocenti a diventare spuntini per il Minotauro, per punire i loro genitori che dovevano stare a osservare inermi.
  3. Anche l'Antica Roma rientra tra le ispirazioni dell'autrice, sia per il nome Panem (che deriva da "Panem et Circenses"), sia per l'idea dell'arena creata per intrattenere il pubblico con la morte dei gladiatori. 

Qual è il suo messaggio?

  1. Critica alle mode: contrasto tra la gente che smania di essere come le persone popolari e ricche, mentre ci sono persone che muoiono di fame.
  2. Critica alla società: la serie è il risultato della combinazione tra la società del passato (come  la guerra in Vietnam di cui suo padre le parlava quando era piccola), del presente e quella ipotetica del futuro. 
  3. Avvertimento per i giovani: l'autrice vuole avvertire i giovani di imparare sempre dagli errori del passato e di rimanere sempre se stessi, senza voler copiare qualcun altro. 


Questo è un piccolo riassunto di una parte della mia tesina di maturità, spero che vi sia stato utile ;) Non perdetevi le altre tappe del tour della vittoria e non dimenticatevi che il vincitore delle nuove edizioni della trilogia verrà estratto sabato tra i partecipanti che si sono schierati con il distretto vincitore, ovvero il 10!





Che ne pensate? Avete letto la serie? Fatemi sapere!

A presto,
Silvy

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Buongiorno! Devo essere sincero, di alcune curiosità non ero a conoscenza neanche io, quindi ti ringrazio per aver spiegato così bene il significato della distopia. Per esempio, non ero a conoscenza di alcune cose inerenti la mitologia greca. Non avevo mai visto il labirinto del Minotauro come distopia. Sicuramente mi interesserebbe leggere la tua tesina perché è un argomento bellissimo. Se tutti leggessero un po' di più la società, sicuramente, sarebbe migliore.

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  3. Argomento veramente interessante che vorrebbe approfondito. Non conoscevo i messaggi che l'autrice voleva trasmetterci (grossa pecca): ha toccato, secondo me, i tasti più dolenti della nostra società!

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