Oggi vi parlo di una recente uscita Giunti che è passata un po' in sordina a causa della chiusura delle librerie, ma che merita di essere letto, perché è un romanzo crudo che mostra una fetta di realtà.
Titolo: No Virgin No Shame
Autrice: Anne Cassidy
Casa editrice: Giunti Editore
Data d'uscita: 18 marzo 2020
Pagine: 384
Prezzo: €14,00 (ebook €8,99)
TRAMA
Questo volume è composto da due romanzi che raccontano la storia di Stacey, vittima di violenza sessuale.
Con un messaggio per ogni vittima: LA COLPA NON È TUA.
Stacey Woods ha appena compiuto diciotto anni, e il suo sogno è diventare stilista di moda. Appena finite le superiori conta di iscriversi al London College of Fashion. Quello che le manca, al momento, è uno spazio tutto suo. A casa, la madre e la sorella non rispettano in alcun modo la sua privacy; il padre, a cui è molto legata, vive in una casa piccolissima e ha una nuova compagna e per questo Stacey finisce per sentirsi di troppo; l’amica del cuore, Patrice, comincia a frequentare altre persone.Una mattina, mentre va a scuola, Stacey incontra in un caffè Harry, un giovane gentile e affascinante che sembra riservarle proprio quelle attenzioni di cui sente di aver bisogno. Tra ingenuità e buona fede, Stacey gli si affeziona sempre di più. Il ragazzo però la sta, in pratica, attirando in una trappola.
RECENSIONE
"No virgin no shame" è in realtà un doppio romanzo, perché la storia si divide in due parti: la prima racconta dello stupro della protagonista, Stacey, mentre la seconda (che si legge capovolgendo il libro) tratta del processo che segue. Non è un romanzo facile da leggere, e se siete particolarmente sensibili a questa tematica, potrebbe non essere una lettura per voi. Però ritengo che tutti, specialmente i giovani, dovrebbero dargli una chance e adesso vi spiego perché.
Leggere questo romanzo non è stato facile: il lettore si ritrova catapultato nelle vicende della protagonista, costretto ad assistere senza poterne uscire o cambiare le cose, ed è davvero frustrante. La storia di Stacey, specialmente nella parte del processo, mi ha fatta piangere di rabbia. Rabbia nei confronti di un sistema che non crede a un'adolescente che dice di essere stata stuprata, nei confronti di una giuria che ritiene che la colpa è della ragazza.
Certo, Stacey si è comportata come molte persone di quell'età: si è presa una cotta per un ragazzo appena conosciuto e l'ha seguito a casa sua. Poteva pensarci meglio e non seguirlo? Da adulta che è ormai fuori dalla fase adolescenziale mi viene da dire di sì (ed è il motivo per cui nella prima parte la protagonista mi ha fatto innervosire). Per questo motivo la colpa è sua se è stata violentata? Assolutamente NO! La colpa è SEMPRE del molestatore, mai della vittima! È proprio questo il messaggio che l'autrice vuole trasmettere: ragazze (e ragazzi), la colpa non è vostra, denunciate sempre.
Il motivo per cui mi sono immedesimata molto di più nella parte del processo rispetto a quella dello stupro (che è comunque un pugno nello stomaco) è perché, in quella situazione, Stacey sarebbe potuta essere una qualsiasi di noi: mi sono immedesimata, e di conseguenza mi sono arrabbiata, perché so quanto è frustrante e umiliante quando qualcuno non ti crede nonostante tu stia dicendo la verità. Mi sono sentita anche io sotto processo, sono riuscita perfettamente a mettermi nei panni di Stacey ed è stato orribile, per questo piangevo dalla rabbia.
L'autrice ha descritto molto bene le emozioni che una situazione del genere può suscitare in un'adolescente e per questo ritengo che questo libro abbia un grande potere, specialmente sui giovani. Non è un libro facile, ma ve lo consiglio comunque, perché fa capire cosa si prova in questi casi.
Il mio voto:
Che ne pensate? L'avete letto? Vi ispira? Fatemi sapere!
A presto,
Silvy
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