Vi lascio la mia recensione di questo young adult uscito un mesetto fa per Giunti (che ringrazio per la copia).
Titolo: Più veloce dei ricordi
Autore: Jeremy Jackson
Casa editrice: Giunti Editore
Data d'uscita: 18 gennaio 2017
Pagine: 382
Prezzo: €12,00 (ebook €7,99)
TRAMA
Kevin è un giovane corridore promettente ma senza troppa convinzione. Tutto cambia quando una notte, dopo una gara, il pulmino che riporta a casa i compagni di squadra, la fidanzata, l'allenatore, finisce tragicamente in un fiume. Solo Kevin si salverà, perché quella notte stava tornando a casa in auto con i genitori. Nei mesi successivi la corsa diventa la sua vita: mentre corre si sente avvolto da un silenzio che attutisce il dolore. In pochi anni comincerà ad accumulare record su record, diverrà una promessa nazionale, idolo del pubblico, ma non tutti si lasciano abbagliare dal suo successo. Gregory, il nuovo allenatore, gli lancia una domanda scomoda: "Per chi vinci? Lo fai per te?". E poi c'è Henny, la compagna di corse che adora i temporali estivi e con la sua sincerità priva di compromessi sa bucare la scorza di Kevin. Grazie anche a loro Kevin imparerà di nuovo a entrare in contatto con le proprie emozioni, a recuperare i ricordi del passato per poterne creare di nuovi nel presente, a vivere combattendo per quello che realmente vuole e non solo per quello che gli altri si aspettano da lui.
RECENSIONE
Devo ammettere che questo libro non lo conoscevo, probabilmente perché in America è uscito nel 2002, ma la trama mi aveva incuriosita, perciò ho deciso di dargli una chance.
Il protagonista è Kevin Schuler, un ragazzo prodigio per la corsa. L'autore ci mostra la sua storia sin dalla terza media, quando un terribile incidente gli porta via la ragazza e i compagni di squadra lasciandolo l'unico superstite della classe, fino all'ultimo anno del liceo.
Dal momento dell'incidente, Kevin comincia a vincere numerosi premi di atletica fino a battere record statali e a diventare la mascotte della città. Durante ogni gara sembra diventare sempre più veloce, perché inconsciamente cerca di scappare dai ricordi del suo passato che altrimenti lo tormenterebbero.
Nel complesso il romanzo mi è piaciuto, ma ho trovato la parte iniziale un po' lenta e mi ha dato un po' fastidio il fatto che Kevin sembrasse non provare nessun tipo di sentimento per la perdita dei suoi compagni. Quando, però, ho capito che Kevin semplicemente fuggiva dai ricordi per non soffrire, la lettura ha cominciato a scorrere più velocemente perché volevo sapere come sarebbe continuata la storia.
Il tema del lutto è quello più presente nel romanzo, e se da un lato ho fatto fatica ad immedesimarsi con quella grande quantità di dolore, dall'altro lo stile dell'autore mi ha reso più semplici avvicinarmi al protagonista.
Mi sono piaciute molto anche alcune figure secondare, come il coach Gregory, la compagna di scuola Henny e l'amico Jol, perché aiutano Kevin a capire che a volte deve fare qualcosa per se stesso e non per fare felici gli altri.
Lo stile è abbastanza scorrevole e nonostante all'inizio il lettore sia lasciato un po' all'oscuro di quello che sta succedendo, e dialoghi e le vicende rendono la storia fluida e semplice.
Lo consiglio soprattutto a chi vuole provare uno young adult diverso dal solito, non incentrato sull'amore, ma su temi quali il lutto, l'amicizia e la vita.
Il mio voto:
Che ne pensate? Vi ispira? L'avete letto? Fatemi sapere!
A presto,
Silvy
Almeno un libro diverso dagli altri YA. Da tener presente
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