Iniziamo la settimana con una nuova recensione, quella di un romanzo molto acclamato in America e che la Giunti ha portato da noi quest'estate. Sto parlando di "The Hate U Give" di Angie Thomas.
Titolo: The Hate U Give. Il coraggio della verità
Autrice: Angie Thomas
Casa editrice: Giunti Editore
Data d'uscita: 30 agosto 2017
Prezzo: €14,00 (ebook €7,99)
Pagine: 416
TRAMA
Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.
RECENSIONE
"The Hate U Give" è uno dei romanzi YA che più aspettavo di leggere in questo 2017, e il fatto che è rimasto al primo posto della classifica del New York Times per circa 25 settimane consecutive non ha fatto che aumentare la mia curiosità. Aggiungiamoci pure l'uscita del film prevista per il 2018, ed ecco perché l'ho iniziato non appena lo ho avuto tra le mani.
Ormai è passata circa una settimana da quando ho girato l'ultima pagina, e ancora non ho smesso di pensarci un attimo: la storia di Starr contiene tantissimi spunti che ci permettono di riflettere su temi molto attuali, ma che a volte fingiamo non esistano, perché è più comodo ficcare la testa sotto la sabbia, o perché non ci riguardano in prima persona e li sentiamo troppo "lontani".
Ormai è passata circa una settimana da quando ho girato l'ultima pagina, e ancora non ho smesso di pensarci un attimo: la storia di Starr contiene tantissimi spunti che ci permettono di riflettere su temi molto attuali, ma che a volte fingiamo non esistano, perché è più comodo ficcare la testa sotto la sabbia, o perché non ci riguardano in prima persona e li sentiamo troppo "lontani".
"Avere coraggio non significa non avere paura, Starr. Significa andare avanti anche se si ha paura. Ed è proprio quello che stai facendo tu."
Starr è una ragazza di colore che, dopo aver visto morire la sua migliore amica a dieci anni, frequenta una scuola privata insieme a ragazzi bianchi, continuando però a vivere nel suo quartiere, dove ad ogni angolo si possono incontrare spacciatori e membri delle diverse gang presenti nel ghetto. La sua vita e la sua personalità sono quindi completamente divise a metà: a scuola si comporta come la ragazza perfetta e tranquilla, mentre nel quartiere può essere se stessa, la ragazza che parla usando lo slang e che ama ballare.
Una sera ad una festa rincontra dopo diverso tempo il suo migliore amico Khalil, ma nel tornare a casa in macchina vengono fermati da un poliziotto: è a questo punto che, spaventato, il poliziotto spara al ragazzo, che era disarmato, uccidendolo.
Starr deve trovare il modo di andare avanti e superare il lutto, ma la gente comincia ad essere irrequieta, a protestare contro l'inutile morte del ragazzo, e le cose peggiorano quando sembra che la polizia non voglia alzare un dito per incriminare il poliziotto. Per Starr è arrivato il momento di scegliere se tacere o se rischiare tutto per garantire giustizia all'amico.
La Thomas è riuscita a creare un romanzo adatto ai ragazzi, scritto con un linguaggio che li rappresenta, semplice, scorrevole, autentico, ma che è in grado di contenere un forte messaggio. Non è un romanzo ricco di azione e colpi di scena, per certi versi si può dire che sia "lento", ma nel senso che ripercorre le vicende più importanti della vita di Starr, del suo rapporto con i genitori e i fratelli, e soprattutto con le due metà di se stessa, quella che mostra a scuola e quella che è nel ghetto.
Ho amato il rapporto che c'è tra i genitori di Starr, come anche quello che lega tutta la famiglia. Molto interessante anche Chris, il ragazzo bianco della protagonista.
Se non l'avete ancora letto, vi consiglio caldamente di farlo, perché è uno di quei young adult che non hanno età, può (anzi, deve) essere letto da chiunque perché contiene un messaggio troppo importante per essere ignorato, un messaggio di coraggio e verità, che deve sempre vincere sull'odio e sul pregiudizio.
"Se non posso cambiare le mie origini e il mio vissuto, perché dovrei vergognarmi di ciò che mi rende quella che sono? È come vergognarsi di se stessi."
Il mio voto:
Che ne pensate? L'avete già letto? Fatemi sapere!
A presto,
Silvy
Nessun commento:
Posta un commento