Buongiorno!
Esce oggi per Rizzoli il nuovo libro di Angie Thomas, autrice del famoso The Hate U Give, da cui è stato tratto un film uscito in Italia a marzo.
Ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima (e ringrazio la CE), e ora ve ne parlo e vi spiego perché dovreste leggerlo!
Titolo: On The Come Up. Questa è la mia voce
Autrice: Angie Thomas
Casa editrice: Rizzoli
Data d'uscita: 4 giugno 2019
Pagine: 426
Prezzo: €18,00
TRAMA
Bri ha sedici anni e un sogno: diventare una dei più grandi rapper di tutti i tempi. Come figlia della leggenda dell'hip hop underground morta poco prima di raggiungere l'apice della fama, Bri ha una pesante eredità con cui confrontarsi. E tentare la scalata al successo quando tutti a scuola ti considerano una criminale e a casa il frigorifero è sempre vuoto perché tua madre ha perso il lavoro può risultare più difficile del previsto. Bri riversa tutta la rabbia e la frustrazione nei suoi versi, e quando la sua prima canzone diventa virale per tutte le ragioni più sbagliate, lei viene etichettata dai media come una minaccia. Ma trovarsi nell'occhio del ciclone quando la tua famiglia ha appena ricevuto una notifica di sfratto potrebbe essere l'unica e irripetibile occasione per emergere (e fare qualche soldo). Anche se questo vuol dire rinunciare a te stesso e accettare l'immagine che il pubblico ti ha cucito addosso.
RECENSIONE
Ambientato nello stesso mondo di The Hate U Give (vengono infatti citati gli eventi del romanzo d'esordo dell'autrice, anche se non sono presenti cameo dei personaggi), "On the come up" è un romanzo che ha come protagonista Brianna, una sedicenne del ghetto che ha un sogno: seguire le orme del defunto padre e diventare una rapper importante.
Mentre sua madre insiste che lei studi per poter entrare in un'università e trovare un buon lavoro, lei scrive testi e fantastica con la zia di una vita diversa. Quando una sua canzone comincia a circolare e a renderla famosa nel quartiere, la situazione a casa diventa complicata: la madre perde il lavoro, rischiano di essere sfrattati e rimangono anche senza gas per qualche giorno. Determinata ad aiutare la sua famiglia, Bri deve scegliere se accettare di interpretare un ruolo che non la rappresenta per raggiungere la fama e guadagnare soldi, o se rimanere se stessa e non farsi mettere i piedi in testa da chi vorrebbe cambiarla.
Dire che questo libro mi è piaciuto è davvero riduttivo: la Thomas ha dimostrato ancora una volta di saper creare dei personaggi assolutamente realistici e autentici, e che arrivassero al cuore del lettore. La protagonista, Bri, mi è piaciuta tantissimo, perché non è perfetta, commette i suoi errori (è testarda, agisce spesso senza pensare, e questo le causerà dei problemi), ma rimane comunque un'adolescente tosta che lotta per farsi sentire e che compie una maturazione incredibile nel corso della storia.
Ho adorato anche la sua famiglia, dal rapporto con sua madre a quello con suo fratello: la Thomas riesce sempre a creare delle famiglie meravigliose, estremamente di supporto nei confronti della protagonista. Per non parlare dei suoi migliori amici, Sonny e Malik, che non perdono occasione per sostenerla e aiutarla. Insomma, questo libro vanta di una schiera di personaggi secondari davvero ben approfonditi e caratterizzati, che commettono errori, ma che lottano per porre rimedio.
In questo romanzo si parla di razzismo, di omofobia, della lotta contro gli stereotipi, di famiglia, ma soprattutto del far valere la propria voce. Sarà che l'ho visto da poco, ma mi ha profondamente ricordato la meravigliosa canzone di Jasmine nel nuovo film di "Aladdin" (se non l'avete ancora sentita andate a farlo subito, la trovate qui in inglese e qui in italiano): ciò che accomuna queste due protagoniste è il desiderio di farsi sentire, di non ritrovarsi prive di voce quando, invece, hanno molto da dire. Ed è proprio con la musica che Bri fa sentire le sue proteste: poter leggere i testi delle sue canzoni mi ha fatto venire una voglia assurda di vedere al più presto il film (che è in programma dallo stesso team che ha realizzato quello di The Hate U Give) solo per poterle ascoltare veramente. Più in generale, leggendo il libro mi capitava spesso di immaginare la storia come se fosse una pellicola e questo dimostra la bravura dell'autrice nel creare una storia che non sia solamente scorrevole e fluida, ma che sia anche facilmente visualizzabile nella mente del lettore. Non sono, infatti, rimasta sorpresa di aver divorato in un paio di giorni un libro di 400 e passa pagine, e questo grazie anche al fatto che, oltre a momenti drammatici, significativi e toccanti, sono presenti anche momenti divertenti e spensierati, che creano un ottimo equilibrio nella storia. Insomma, la Thomas riesce sia a far ridere che piangere.
Sono davvero curiosa di vedere cosa ha in serbo per noi l'autrice, e ammetto che non mi dispiacerebbe se il prossimo libro fosse un seguito con protagoniste Bri e Starr che lottano per i loro diritti.
Il mio voto:
Che ne pensate? Lo aspettavate? Fatemi sapere!
A presto,
Silvy
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