Buongiorno!
Oggi inizio a parlarvi un pochino di questo gioiello che uscirà sabato per Oscar Fantastica! Sto parlando dell'attesissimo romanzo di Samantha Shannon, "Il Priorato dell'Albero delle Arance", di cui vi illustrerò 5 motivi per cui dovreste leggerlo.
Titolo: Il Priorato dell'Albero delle Arance
Autrice: Samantha Shannon
Casa editrice: Mondadori (Oscar Fantastica)
Data d'uscita: 30 novembre 2019
Pagine: 816
Prezzo: €28,00 (ebook €10,99)
TRAMA
LA CASATA DI BERETHNET ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un’erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell’ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c’è però Ead Duryan: non appartiene all’ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l’adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys.
Al di là dell’Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.
5 motivi per leggerlo
La mia recensione vera e propria uscirà lunedì, quindi per ora mi limito a fornirvi 5 motivi per cui dovreste dare una chance a questo romanzo!
1. Partiamo dagli aspetti che potrebbero sembrare più "superficiali", ma che in realtà so essere importanti per molti lettori quando si approcciano a un titolo nuovo: innanzitutto, si tratta di un autoconclusivo, cosa assolutamente non scontata negli ultimi tempi, direi anzi una rarità! Vista la mole di 800 pagine, l'autrice avrebbe potuto benissimo dividerlo a metà e creare una duologia, lasciandoci ad aspettare un anno tra un volume e l'altro, ma invece non l'ha fatto, e solo per questo è da premiare. In più, l'edizione italiana è davvero spettacolare, e varrebbe l'acquisto anche solo per l'estetica. Insomma, stiamo parlando di mappe, di pagine colorate, di segnalibro in tessuto, di decorazioni sul retro della copertina e sul cartonato interno. Cosa volere di più?
2. I draghi! Ebbene sì, finalmente abbiamo un romanzo epic/high fantasy in cui non solo i draghi sono tra i protagonisti indiscussi della storia, ma sono considerati delle vere e proprie divinità da alcune religioni. Non capisca spesso di trovare dei fantasy con così tanti draghi, o quantomeno dei fantasy in cui queste affascinanti creature siano messe così in primo piano. Tra le altre cose, possiamo dire che il Priorato è un romanzo fantasy sui draghi, ma non si limita solo a questo...
3. ... perché questo libro è da molti definito un fantasy femminista, e infatti lo è: le figure femminili spiccano rispetto a quelle maschili (nonostante due dei 4 punti di vista che narrano le vicende siano degli uomini): abbiamo Tané, una ragazza cazzuta che insegue il suo sogno di diventare cavaliere di draghi, abbiamo Ead che ha il compito di proteggere a tutti i costi la regina Sabran, e poi abbiamo quest'ultima, una donna che si sente oppressa dal peso che porta sulle spalle, quello di generare un'erede che possa continuare la dinastia e impedire il ritorno del Senza Nome, il drago che vuole dominare sul mondo. Ognuna di queste tre donne, ma non solo loro, è forte e coraggiosa a modo suo, e tutte sono caratterizzate in modo esemplare.
4. Non lasciatevi spaventare dalla mole, perché vi assicuro che lo stile della Shannon non è per niente pesate, è anzi molto delicato ed elegante, aspetto che vi permetterà di leggere questo libro tutto d'un fiato. Anche se l'autrice sceglie di spiegarci il suo complesso worldbuilding pian piano, non ho mai avuto l'impressione di essere spaesata e di non capire nulla, perché è riuscita comunque a rendere la vicenda interessante sin da subito. Inoltre, un aspetto che ho apprezzato tantissimo è stato il fatto che ha saputo rendere questo libro una lettura per tutte le età: non si può propriamente dire che questo libro sia uno young adult, perché i personaggi principali hanno tutti dai 25 anni in su, però il suo stile raffinato e l'assenza di scene esplicite e particolarmente violente e descrittive hanno permesso che questa sia una lettura adatta sia agli adulti, ma anche agli adolescenti. Un applauso va anche alla traduttrice, Benedetta Gallo, che ha saputo rispettare lo stile di scrittura della Shannon, traducendo un romanzo per niente semplice da trasporre nella nostra lingua. Ha addirittura coniato una nuova parola, "Reginato" (in inglese Queendom).
5. Oltre a quella del femminismo, l'autrice tratta di diverse tematiche: la famiglia e l'amicizia sono in primo piano, come anche la politica e le varie religioni. Mi è piaciuto che si sia ispirata alle antiche leggende e al folklore di diverse parti del mondo e che abbia creato questo worldbuilding ricchissimo e ricco di magia. La storia d'amore c'è, anche se non è centrale, e anche qui la Shannon ha dato una svolta portando delle coppie LGBT al centro dell'attenzione, cosa che in un high fantasy non è molto comune ancora.
Vi ho incuriositi un pochino? Lo leggerete? Ci rivediamo lunedì con la recensione completa!
Intanto non perdetevi le altre tappe del blogtour ;)
A presto,
Silvy
cinque ottimi motivi!
RispondiEliminaSe non fosse per le troppe pagine lo inizierei subito, ma 800 pagine ora come ora mi bloccherebbero troppo :(
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