martedì 15 ottobre 2019

RECENSIONE: "Hyperversum Unknown" di Cecilia Randall | Incontro con l'autrice

Buongiorno!
Domenica sera ho concluso l'ultimo libro della trilogia di Cecilia Randall, uscito mercoledì per Giunti, perciò adesso ve ne parlo un po'. In fondo al post trovate anche delle curiosità emerse durante l'incontro milanese con l'autrice. 




Titolo: Hyperversum Unknown
Autrice: Cecilia Randall
Casa editrice: Giunti Editore
Data d'uscita: 9 ottobre 2019
Pagine: 477
Prezzo: €18,00 (ebook €9,99)

TRAMA

Il capitolo conclusivo della saga ambientata all'interno di un videogioco. Alexandra Freeland ha deciso di abbandonare il XXI secolo e rimanere nel Medioevo per sposare Marc, il primo cavaliere di Luigi IX. Quando i futuri sposi lasciano la corte per preparare le nozze a Châtel-Argent, il re affida loro una missione: scortare la contessa inglese Anne Sembry, confidente della moglie dell'imperatore Federico II, e sua figlia Edwina verso il confine tra Francia e impero, e carpirne eventuali segreti diplomatici. Alex è divertita dall'idea di fare per un po' "l'agente segreto", ma durante il viaggio il gruppo è decimato a tradimento e poi braccato da nemici sconosciuti, Edwina viene rapita e Marc gravemente ferito. Per salvarlo, Alex dev'essere disposta a tutto: anche a impugnare le armi di un cavaliere e mettere a rischio segreti gelosamente custoditi da vent'anni.

La trilogia di Hyperversum Next:
1. Hyperversum Next
2. Hyperversum Ultimate
3. Hyperversum Unknown

RECENSIONE


Stavo aspettando questo romanzo da quando ho concluso il volume precedente, "Hyperversum Ultimate", nel lontano marzo 2017. 
Non vedevo l'ora di leggere delle altre avventure di Alex e Marc, ma soprattutto volevo il loro matrimonio. Quei due mi hanno conquistata sin da "Hyperversum Next", li ho amati sin da subito e non me lo sarei mai aspettata. Sono felicissima, quindi, che questo ultimo romanzo non mi abbia deluso. 

Il libro si apre con i nostri protagonisti a pochi giorni dal matrimonio, emozionati come non mai: prima di poter tornare a Châtel-Argent per ultimare i preparativi, re Luigi incarica Marc di scortare per un pezzo di strada la contessa inglese Anne Sembry e sua figlia Edwina. La prima parte del viaggio fila liscia, ma in seguito vengono sorpresi da un agguato notturno che li coglie impreparati: Marc viene gravemente ferito e Alex si ritrova a doverlo difendere, anche rischiando si svelare il suo segreto.

So di non avervi detto molto della trama, ma fidatevi che è meglio così, perché merita di essere gustato conoscendo il meno possibile della storia.  
Quello che più apprezzo di questa serie è l'equilibrio che l'autrice è riuscita a dare tra l'azione, l'avventura e la parte romance: ci sono colpi di scena e momenti d'azione che mi hanno tenuta sulle spine e mi hanno permesso di non staccarmi dalle pagine, e allo stesso tempo le scene romantiche tra i due mi hanno fatta sciogliere e ridacchiare come una scolaretta. 

Ho adorato il rapporto tra Alex e Marc (come sempre, d'altronde), soprattutto per la loro maturità e il modo in cui riescono a comunicare senza grossi litigi. Alex è probabilmente il mio personaggio preferito della serie: innanzitutto perché nonostante non sappia combattere con la spada, è coraggiosa e valorosa (io probabilmente, se fossi finita nel medioevo, sarei morta subito :D), ma soprattutto perché sa riconoscere quando è il momento di farsi sentire, di imporsi sulla situazione come una normale donna contemporanea, e quando invece deve comportarsi da donna medievale. Riesce a trovare un equilibrio tra le due cose, senza sminuire la sua dignità o i suoi diritti, e questo mi ha colpito molto. 
Poi è inutile dire quanto io abbia amato Marc, perché la cotta per lui dura da 3 anni e mai si spegnerà. Se non fosse già con Alex (e se non fosse un personaggi immaginario, ahimè), me lo sposerei io al volo!

L'aspetto storico è come sempre ben curato e coinvolgente, ma non mi sarei mai aspettata niente di meno dalla Randall, che riesce sempre a coinvolgermi senza annoiarmi, rendendo interessanti anche gli eventi storici studiati a scuola. La sua passione per la storia e per il medioevo traspare dalle pagine e mi invoglia quasi a studiare di più quel periodo storico.   
Il finale è stato perfetto, anche se adesso sentirò tantissimo la mancanza di tutti i personaggi. Mi sa che presto recupererò anche la prima trilogia, perché ho bisogno di rimanere ancora un po' in quel mondo, e anche perché sono curiosa di conoscere la storia dei genitori.  


Il mio voto:



Incontro con l'autrice

Domenica l'autrice ha tenuto un incontro a Milano, in occasione della fiera Stranimondi, perciò ci tenevo di riportarvi qualche informazione interessante che ha fornito. 
  • Il primo volume di Hyperversum, all'inizio, doveva essere un autoconclusivo, ma Giunti ha voluto il secondo. L'autrice, tra l'altro, aveva già scritto "Hyperversum Next" nel 2005, prima ancora di sapere che Giunti l'avrebbe pubblicato, ma l'editore ha insistito per avere il seguito del primo romanzo, non il 20 anni dopo. E lo stesso è capitato con il terzo volume della prima trilogia. Quando poi ha dovuto rivedere "Hyperversum Next" ha dovuto controllare che tutti i fatti contenuti dei libri precedenti si incastrassero. 
  • "Hyperversum" si può pronunciare sia /iperversum/ che /aiperversum/, non c'è una forma corretta, lei stessa a volte cambia il modo di pronunciarlo. Anche se concorda che dirlo all'inglese fa più figo :D
  • Cecilia non vivrebbe mai nel medioevo: farebbe una passeggiata lì solo se avesse la garanzia di poter tornare indietro, perché probabilmente morirebbe nel capitolo 2. 
  • L'unica cosa che non legge sono gli horror, perché si spaventa troppo e non si gode la lettura. 
  • Il suo libro preferito è "La collina dei conigli": lo legge tutti gli anni da quando aveva 7 anni, ed è stato con Salgari, il libro che le ha dato l'imprinting con la lettura.  
  • Le piacerebbe molto vedere un adattamento dei suoi libri, ma riconosce che sarebbe molto costoso, e quindi non ha molte speranze. Preferirebbe, però, che Hyperversum diventasse una serie animata, e un fumetto. Anche perché nessun attore si avvicinerebbe a come si immagina i personaggi nella sua testa. 
  • Ci mette circa 6 mesi a scrivere un romanzo. Al momento ha pronte due diverse sinossi pronte, ma non hanno ancora deciso da quale partire. Uno è un fantasy storico, l'altro è un progetto diverso da quello che scrive di solito.  
  • Comincia a scrivere dalle scene che le piacciono di più, per poi aggiungere e concatenare le altre, come i lego. 
  • Di sicuro, questo sarà l'ultimo libro con protagonisti Alex e Marc, perché hanno detto tutto quello che avevano da dire e la loro trilogia è conclusa. Al momento ha altri progetti che non riguardano Hyperversum, però non è detto che tra un po' di anni non possa tornare con una nuova serie ambientata in quel mondo. 

Che ne pensate? Lo aspettavate? Fatemi sapere!

A presto,
Silvy

2 commenti:

  1. Ciao, ottima recensione! Recupera assolutamente la prima trilogia, perché é stupenda!

    RispondiElimina
  2. Sai a me non ha fatto impazzire? Non so spiegare bene perché. Forse mi aspettavo qualcosa di più, invece mi è sembrato tutto un po' buttato lì. Anche il rapporto tra Marc e Alex non mi ha conquistata come speravo. Peccato. Ma penso fossi io a non essere nel mood giusto. Conto di rileggerlo fra un po', magari facendo una rilettura dell'intera saga.
    Ho visto che non hai letto la prima trilogia..se riesci recuperala al più presto, è insuperabile secondo me. La amo.
    Invidia per l'incontro con la Randall, grazie di aver incluso le curiosità, molto interessanti.

    Un abbraccio,
    Mon (Ikigai - di libri e altre passioni)

    RispondiElimina

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