giovedì 2 agosto 2018

RECENSIONE IN ANTEPRIMA: "Darkest Minds" - il film al cinema dal 14 agosto

Buongiorno!
Come forse sapete se mi seguite su Instagram, ieri ho avuto l'opportunità di vedere in anteprima il film di "Darkest Minds", tratto dall'omonimo romanzo di Alexandra Bracken, pubblicato da Sperling & Kupfer e che vi ho recensito QUI.  
Qui sotto troverete la mia opinione del film che può essere riassunta così: andate a vederlo tutti!
Sarà nelle sale italiane dal 14 agosto, ma molti cinema faranno un'anteprima nazionale il 10, perciò controllate prima il sito del vostro cinema :)


Titolo: Darkest Minds
Regia: Jennifer Yuh Nelson
Data d'uscita: 14 agosto 2018
Casa di distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 105 minuti

TRAMA
Quando Ruby si era svegliata il giorno del suo decimo compleanno, qualcosa in lei era cambiato. Qualcosa di abbastanza allarmante da spingere i genitori a chiuderla in garage e chiamare la polizia. Qualcosa che l’aveva fatta arrivare a Thurmond, un duro “campo di riabilitazione” del governo. Anche se Ruby era scampata all’epidemia che aveva ucciso la maggior parte dei bambini in America, la misteriosa malattia aveva lasciato in lei e negli altri sopravvissuti qualcosa di gran lunga peggiore: spaventose capacità che non erano in grado di controllare.
Ora, a sedici anni, Ruby è considerata pericolosa. Quando la verità che aveva celato viene a galla, riesce per un pelo ad evadere da Thurmond. La ragazza fugge, alla disperata ricerca dell’unico rifugio sicuro per quelli come lei: East River. Ruby si unisce a un gruppo di ragazzi, anch’essi in fuga dai “campi”. Liam, il loro coraggioso leader, è molto preso da lei ma, per quanto lo desideri ardentemente, Ruby non può rischiare di avvicinarsi troppo. Non dopo quello che è successo ai suoi genitori. Quando arrivano a East River, nulla è come appare, men che meno il misterioso leader del rifugio.
Ma ci sono altre forze in gioco, persone disposte a tutto pur di usare Ruby nella loro lotta contro il governo. Ruby dovrà compiere una scelta terribile, una scelta che potrebbe portarla a rinunciare all’unica possibilità di avere una vita degna di essere vissuta. 

GENERE
Fantascienza | Thriller/Suspense

CAST
Amandla Stenberg (Hunger Games, Noi siamo tutto, The Hate U Give)
Gwendoline Christie (Il Trono di Spade)
Mandy Moore (This Is Us)
Harris Dickinson


RECENSIONE

Come succede per ogni adattamento di un romanzo che ho amato, avevo un po' paura di vedere questo film, temendo che avessero deciso di stravolgere la storia originale. Invece sono rimasta piacevolmente sorpresa da come abbiano saputo restare fedeli al libro, rendendo molte scene identiche a come le avevo immaginate leggendolo.
Se non sapete di cosa parla questa storia ve la riassumo brevemente: quando il 98% dei bambini americani viene sterminato da un'epidemia, il governo decide di rinchiudere in speciali campi il 2% dei sopravvissuti. Questi, infatti, hanno sviluppato uno dei cinque poteri particolari: i verdi sono estremamente intellingenti, i blu possono sfruttare la telecinesi, i gialli controllano l'elettricità, gli arancioni hanno un potere sulle menti altrui e i rossi possono domare e creare il fuoco.
La protagonista, Ruby, dopo essere sopravvissuta in un campo per sei anni fingendo di essere una verde, riesce a fuggire e da questo momento si unirà a un gruppo di altri tre ragazzi alla ricerca del famoso campo di East River, dove si dice che i ragazzi possano vivere in pace e nascosti dal governo.
Le differenze dal romanzo sono minime: quelle che spiccano di più sono il fatto che Chubs ("Ciccio" in italiano) sia un verde e non un blu (scelta fatta per spiegare meglio le diverse abilità e per avere una maggiore varietà nel gruppo) e la decisione di cambiare gli "Yellow" in "Gold", principalmente per evitare che venga interpretata come offesa soprattutto visto che il personaggio di Zu è di origini asiatiche. Non so come verrà reso questo nel doppiaggio italiano, staremo a vedere.
A parte questo, non ci sono grossi cambiamenti nella trama, e questo ha contribuito a farmi apprezzare ancora di più il film.
Mi è piaciuto molto come gli attori principali abbiano reso alla perfezione l'amicizia che si instaura tra i loro: tutti e quattro gli attori hanno dato al loro personaggio le qualità che nel romanzo avevo apprezzato, come la simpatia di Chubs (la maggior parte delle scene divertenti erano sue), la dolcezza di Zu, la crescita di Ruby e il lato protettivo di Liam. Quest'ultimo era un personaggio di cui mi ero follemente innamorata nel libro e sono proprio contenta che Harris Dickinson abbia saputo replicarlo così bene, mostrando come sia disposto a tutto per proteggere la sua famiglia. Perché è questo che sono quei quattro adolescenti, una famiglia. 


Un applauso alla regista, Jennifer Yuh Nelson, per aver saputo cogliere e replicare l'anima del romanzo, tutti i messaggi di amicizia, famiglia, identità che caratterizzano questa serie. Senza contare che questo è stato il suo primo film live-action, considerando che precedentemente ha lavorato a Kung Fu Panda 2 e 3. 



Il bello di questa serie è che, nonostante la distopia e gli elementi fantasy, può essere estremamente attuale: la paura delle persone nei confronti di chi è diverso, i Campi in cui vengono rinchiusi i bambini sopravvissuti che ricordano molto i campi di concentramento, la ricerca del proprio posto nel mondo, sono tutte cose che sono successe o che potrebbero accadere, e questo è evidenziato dal fatto che il film è ambientato ai giorni nostri, e non in un panorama futuristico come altri film distopici quali Hunger Games o Divergent. 
Ci fa riflettere su cosa faremmo noi in questa determinata situazione e ci aiuta a immedesimarci ancora di più nei protagonisti.
Secondo me, infatti, solo perché i personaggi principali sono adolescenti non significa che gli adulti non possano apprezzare il film e porsi delle domande loro stessi. 
Tutti abbiamo passato quel momento dell'adolescenza in cui troviamo qualcosa di noi stessi che non ci piace: quello che Ruby fa, e che le permette di maturare e diventare l'eroina che vediamo alla fine, è accettarsi per quello che è, abbracciare pregi e difetti, e capire quello che di buono può fare con questi. 


Ricapitolando, questo film ha: un cast molto in gamba che ha saputo interpretare alla grande i personaggi, una regia fenomenale, tanta azione (soprattutto verso la fine), un messaggio importante e la capacità di trasmettere emozioni e di far riflettere sul presente.
Cosa volete di più? Io sicuramente tornerò al cinema a vederlo, e non vedo l'ora di vedere i prossimi film, ma per farlo bisogna supportare e andare a vedere questo. Non solo perchè merita, ma, per dirlo con le parole della Bracken, anche per dimostrare a Hollywood che vogliamo:
1) più adattamenti YA;
2) più film diretti da donne;
3) un cast più assortito;
4) storie guidate da giovani donne.


Il mio voto:







Che ne pensate? Andrete a vederlo? Fatemi sapere!

A presto,
Silvy

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