lunedì 16 settembre 2019

RECENSIONE: "Iron Flowers. Regina di cenere" di Tracy Banghart

Buongiorno!
Oggi vi parlo della nuova uscita firmata DeA Planeta, l'attesissimo secondo e ultimo volume della duologia di Iron Flowers. 




Titolo: Iron Flowers. Regina di cenere
Autrice: Tracy Banghart
Casa editrice: DeA Planeta
Data d'uscita: 10 settembre 2019
Pagine: 384
Prezzo: €16,00 (ebook €7,99)

TRAMA

Se c’è una cosa che Nomi ha imparato durante i mesi trascorsi a corte è che non bisogna arrendersi mai. Nemmeno quando tutto sembra perduto. Nemmeno quando Malachi, l’uomo che ama più di se stessa e legittimo erede al trono, viene spodestato dal fratello minore e bandito dal regno. Disperata, Nomi sa che le rimane un’unica speranza: raggiungere la sorella Serina nella prigione di Monte Rovina. Ma al suo arrivo non trova ad aspettarla le donne vinte e ferite che ha sempre immaginato. Perché le prigioniere di Monte Rovina si sono ribellate: alle loro ingiuste condanne, al loro ingiusto destino di donne. E Serina, la dolce, remissiva Serina, è il capo della rivolta. Il dolore, la violenza e la sofferenza hanno cambiato sia Nomi che Serina, eppure le sorelle sono pronte a combattere l’una al fianco dell’altra. Per liberarsi dell’usurpatore e per ristabilire la giustizia – e l’uguaglianza – in tutto il regno. Perché, a volte, per costruire un mondo migliore bisogna prima ridurre tutto in cenere. L’attesissimo seguito di Iron Flowers: il capitolo conclusivo di una serie straordinariamente attuale che parla di libertà, di sorellanza, di resilienza e, soprattutto di femminismo.


La duologia:
1. Iron Flowers
2. Iron Flowers. Regina di cenere


RECENSIONE

Il finale del primo libro ci aveva lasciati con l'ansia a mille e il fiato sospeso, ma ora possiamo finalmente sapere come si concluderà questa duologia incentrata sul tema del femminismo.

Serina e le altre donne di Monte Rovina sono riuscite a ribellarsi e a imprigionare le guardie che le obbligavano a combattere tra di loro; Nomi giunge all'isola insieme a Malachi (ferito gravemente durante il tradimento di Asa) e a Maris, dopo che il principe più giovane ha ucciso il padre e incastrato il fratello maggiore, l'Erede, per la sua morte, rubandogli il trono. Le due sorelle, quindi, si incontrano dopo tutto quello che hanno passato, ma il tempo stringe ed è ora di passare all'azione: fuggire dall'isola e cercare di fermare Asa. Riusciranno le nostre eroine a fermare il nuovo Supremo prima che renda Viridia ancora più invivibile per le donne? E riusciranno a cambiare il loro paese dopo anni di tradizioni in cui le donne sono considerate inferiori?

Fanart di Diana Dworak

Un aspetto positivo di questo romanzo è che la storia non viene tirata per le lunghe: si entra subito nel vivo dell'azione e la lettura scorre molto velocemente, complice anche la non eccessiva lunghezza del libro. Lo stile dell'autrice è molto semplice e fluido, e questo mi ha permesso di leggerlo senza problemi e in breve tempo. La Banghart è riuscita anche a suscitarmi diverse emozioni, soprattutto rabbia nei confronti del Supremo e del patriarcato per come le donne vengono trattate. 
Ovviamente il punto di forza di questo romanzo è il forte messaggio femminista: tutto il worldbuilding e la storia sono basate su questa idea di un mondo in cui le donne sono considerate inferiori, in cui non hanno diritti e devono sottostare agli uomini. A volte, purtroppo, vicende di questo tipo accadono anche nel nostro mondo, nei giorni nostri, perciò vedere che ci sarà sempre una ribellione per queste ingiustizie, e che le cose possono sempre cambiare in meglio, dà un senso di speranza al lettore. 
Altri punti di forza:
  • il bellissimo rapporto tra Serina e Nomi e la loro crescita: già nel primo libro Serina aveva subito una crescita non da poco, ma qui vediamo anche Nomi maturare e imparare dai suoi errori. Si prende le sue responsabilità e agisce per riparare ai torti causati. Anche Serina conclude il suo percorso di crescita in un modo piuttosto interessante. La loro "sorellanza", poi, è davvero un piacere da leggere.
  • Le storie d'amore: mi sono piaciute non tanto per il romance in sé, ma perchè ha mostrato degli esempi di uomini che stanno dalla parte delle donne, senza se e senza ma. Di certo le storie d'amore non sono il fulcro dei romanzi, ma sono comunque presenti e molto dolci. 
Forse avrei preferito un finale più approfondito, ma nel complesso trovo che questa duologia sia molto interessante non tanto per la sua originalità quanto per il messaggio e le tematiche che vuole trattare. Sicuramente la consiglio a chi certa libri con questo tema, oppure agli amanti dei fantasy in stile "Regina Rossa".


Il mio voto:

 


Che ne pensate? L'avete letto? Lo aspettavate? Fatemi sapere!

A presto,
Silvy

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