sabato 21 settembre 2019

RECENSIONE: "Nevernight. I grandi giochi" di Jay Kristoff

Buongiorno!
Oggi parliamo del secondo volume della serie di Nevernight! QUI trovate la mia recensione del primo, e se non l'avete ancora letto vi sconsiglio di leggere questa recensione perchè potrebbero esserci spoiler di "Mai dimenticare". 


Titolo: Nevernight. I grandi giochi
Autore: Jay Kristoff
Casa editrice: Mondadori
Data d'uscita: 3 settembre 2019
Pagine: 467
Prezzo: €20,00 (ebook €9,99)

TRAMA

Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all'interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell'arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.

La trilogia di Nevernight:
1. Nevernight. Mai dimenticare
2. Nevernight. I grandi giochi
3. Nevernight. Alba Oscura


RECENSIONE

Sono passati circa 8 mesi dalla fine del primo volume, e Mia è ufficialmente una Lama della Chiesa Rossa: dopo diverse missioni lontane da Godsgrave, la ragazza fa ritorno in città per un nuovo incarico, salvo poi scoprire dei segreti legati alla Chiesa che cambierebbero le carte in tavola. Collaborando con una persona di cui ancora non si fida del tutto, metterà in atto un piano per portare a termine la sua vendetta, anche se questo piano prevede tanti rischi per la sua stessa vita. Dovrà capire di chi fidarsi, stringere alleanze e riuscire a dimostrarsi la migliore guerriera di Itreya.



'Bisso e sangue, ma che diavolo è successo nelle ultime pagine? La lettura della parte finale è stata una vera montagna russa di emozioni, con colpi di scena inaspettati, e momenti di alta tensione e suspense. Ammetto che, purtroppo, uno dei colpi di scena mi era stato spoilerato qualche mese fa (l'ultima riga, per intenderci), ma per il resto ho avuto tantissime sorprese e rivelazioni che mai mi sarei aspettata.


In questo secondo libro della trilogia, Kristoff non smette di stupirci con nuovi colpi di scena, nuove location e nuovi personaggi. Il romanzo inizia subito in medias res, e il lettore si ritrova a non capire esattamente cosa sta succedendo, ma per tutta la prima parte (circa il 30%) alla storyline del presente viene affiancata quella del passato, attraverso dei flashback che spiegano cosa è successo negli otto mesi tra la fine del primo volume e il secondo.
Dopo una scoperta sconvolgente e l’incontro con una persona dal suo passato, Mia è più determinata che mai a ottenere la sua bramata vendetta: assistiamo quindi a un'ulteriore evoluzione della protagonista, poiché non permetterà a niente e a nessuno di mettersi in mezzo, però allo stesso tempo riesce comunque a ideare dei piani geniali e che lasciano a bocca aperta che dimostrano quanto, in realtà, sia molto meno spietata di quanto mi aspettassi. Rimane sempre super cazzutta e badass, però è anche una ragazza che pensa prima di agire, che si fa domande, e questo mi ha davvero sorpresa quando ho letto il primo volume.


Ho adorato moltissimi personaggi secondari, tra cui Mercurio, Sid, Messer Cortese ed Eclissi. Su Ash ho ancora le idee combattute, perché se da un lato la capisco, dall'altro non riesco davvero a dimenticare ciò che ha fatto alla fine del primo libro. Vedremo se nel terzo libro riuscirò a fidarmi completamente di lei, oppure no, ma ciò non toglie che sia comunque un personaggio ben fatto e interessante. 

Il worldbuilding si amplia sempre di più: passiamo dalla Godsgrave di impronta veneziana, a un mondo ispirato alla Roma dei gladiatori, e lo stile di Kristoff (compreso di note a piè di pagina spesso divertentissime) ha permesso al lettore di integrarsi nella storia di Mia e nei suoi pensieri. Dopo una prima parte un po' più lenta dovuta ai flashback, il romanzo procede a gonfie vele ed è facile divorarlo in poco tempo nonostante la mole.

Tante scoperte e tanti stravolgimenti sono stati fatti in questo romanzo, e ora tutto è cambiato: siamo pronti per il finale della storia? Io lo spero, anche se so che soffrirò (ma non vedo l'ora!).


Il mio voto:





Che ne pensate? L'avete letto? Fatemi sapere!!

A presto,
Silvy

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