martedì 4 settembre 2018

RECENSIONE: "La teoria imperfetta dell'amore" di Julie Buxbaum

Buondì!
Oggi vi propongo una nuova recensione, sempre di uno young adult, in uscita proprio oggi per DeA. Si tratta del secondo romanzo di Julie Buxbaum, autrice di "Dimmi tre segreti" (QUI la mia recensione).




Titolo: La teoria imperfetta dell'amore
Autrice: Julie Buxbaum
Casa editrice: DeAgostini
Data d'uscita: 4 settembre 2018
Pagine: 383
Prezzo: €14,90 (ebook €6,99)

TRAMA

A volte basta cambiare prospettiva per dare senso al mondo. Da quando suo padre è morto in un incidente d'auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L'unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero e voltare pagina. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che gira per i corridoi della scuola con le cuffie nelle orecchie e non parla con nessuno. David, che è un genio della fisica ma quando si agita trema come una foglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso, e tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici. Forse qualcosa di più. Fino a quando David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Perché David non sopporta le questioni irrisolte, non sopporta le equazioni lasciate a metà. E farebbe di tutto per ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. Ma il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per resistere alla verità?

RECENSIONE

Ero curiosissima di leggere questo romanzo, sia perché conosco l'autrice e ho amato il suo precedente lavoro, sia perché l'idea di avere un protagonista autistico mi intrigava tantissimo. Uno dei miei esami universitari più intriganti (e difficili) è stato proprio quello di pedagogia speciale, in cui ho potuto scoprire qualcosa su questa sindrome, e poter leggere di un ragazzo adolescente che cerca di rapportarsi con il mondo è stato bellissimo e commovente. L'autrice è riuscita a trasmettere una cosa che la gente spesso non sa dell'autismo, ma che è fondamentale sapere: che ognuno è diverso, non tutti hanno le stesse caratteristiche, e che prima di tutto sono persone. Come direbbe il mio professore, David non è solo un ragazzo autistico, non è definito da esso, ma prima di tutto è David, una persona. Sì, ha la sindrome di Asperger, ma è diverso da un'altra persona con la stessa sindrome. Ma prima di parlarvi del perché mi è piaciuto, vediamo un po' brevemente di cosa parla il romanzo.

Ciò che lega Kit e David è un bellissimo rapporto di amicizia, nato quando, devastata dalla morte del padre per un incidente d'auto, la ragazza si isola dal suo gruppo di amici per sedersi al tavolo della mensa del silenzioso e solitario David. Per tutta la scuola lui è strano, ma per Kit potrebbe essere proprio ciò di cui ha bisogno al momento, ovvero un amico sincero su cui contare. Insieme cercheranno di capire, sfruttando la bravura di David in fatto di fisica, come è avvenuto l'incidente che ha ucciso il padre di Kit, mentre la ragazza affronterà anche dei segreti di famiglia. 

Dunque, ho adorato questo romanzo per diversi motivi:
1) Ovviamente David è stato il mio personaggio preferito in assoluto: oltre al fatto che credo che sia stato rappresentato benissimo e molto realisticamente dall'autrice, mi è piaciuto perché ha fatto emergere il mio istinto di protezione materno come pochi personaggi hanno fatto. È impossibile arrabbiarsi con lui, quindi la sua sincerità e schiettezza regalano sempre un sorriso, e il suo rapporto con la famiglia, in particolare con la sorella Miney (soprannome che lui le ha dato) è davvero unico e speciale. Ma anche Kit ha uno sviluppo notevole e le sue parti sono state decisamente quelle più strazianti.
2) I colpi di scena. Uno non l'avevo proprio previsto, e quando ho capito ho sentito un peso sul cuore. In generale questo romanzo mi ha fatta piangere, sorridere, arrabbiare, provare una miriade di emozioni diverse. Io spero davvero che non tutte le scuole in America siano così, perché ogni tre per due mi veniva così voglia di prendere a padellate in faccia qualcuno che Rapuzel spostati. 
3) Il fatto che la storia d'amore è presente, ma è messa in secondo piano, perché il romanzo tocca altri temi importanti, quali l'amicizia, la diversità, la lotta contro il bullismo, la famiglia e il lutto. Ma ciò non toglie che il percorso che quei due fanno insieme sia puro, genuino e dolcissimo.

Insomma, se non si era capito consiglio questo romanzo a TUTTI, ma in particolare a chi è in cerca di romanzi che trattano di autismo, o semplicemente di un YA dolce, commovente e reale.
Sicuramente leggerò altro dell'autrice (ormai è diventata una garanzia) e non vedo l'ora!


Il mio voto: 4.5





Che ne pensate? Lo aspettavate? Vi ispira? Fatemi sapere!

A presto,
Silvy

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