Buongiorno!
Oggi vi propongo la mia opinione sul nuovissimo fantasy firmato Piemme, in uscita proprio oggi nelle libreria.
Ringrazio la casa editrice per avermi permesso di leggerlo in anteprima.
Titolo: La Regina del Nord
Autrice: Rebecca Ross
Casa editrice: Piemme
Data d'uscita: 16 ottobre 2018
Pagine: 370
Prezzo: €17,50
TRAMA
Regno di Valenia, 1566. Sono passati sette anni dall'arrivo di Brianna nella prestigiosa Magnalia, la scuola per giovani prescelte che ambiscono a perfezionare la propria vocazione ed essere adottate da un patrono. Brianna però è l'unica allieva a non aver mai mostrato doti particolari e, se non fosse stato per l'enigmatico maestro Cartier, non avrebbe trovato la sua vocazione tra Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza. Ma alla cerimonia finale, il peggior timore della ragazza diventa realtà, e Brianna rimane l'unica senza un patrono. Ancora non sa che dietro allo spiacevole imprevisto si cela la sua più grande fortuna. Lo scoprirà solo quando un misterioso nobile - troppo esperto con la spada per essere un semplice protettore - la sceglierà. Brianna si troverà allora dentro un vortice di intrighi e piani segreti per rovesciare il re e ripristinare sul trono l'antica legittima monarchia, tutta femminile. Perché ci fu un tempo in cui sul Nord regnavano le regine. Ed è ora che quel tempo ritorni.
La serie "The Queen's Rising":
1. La Regina del Nord (The Queen's Rising)
2. The Queen's Resistance (a marzo in inglese)
3. Untitled
RECENSIONE
Questo romanzo mi ha catturata sin da subito grazie alla bellezza della cover americana (qui) e sono stata contenta di vedere che la Piemme ha mantenuto la stessa idea di fondo e gli stessi colori, rendendo anche la cover italiana veramente carina.
Questa storia è ambientata in un mondo che si ispira molto al nostro Rinascimento: è, infatti, ambientata nel 16° secolo, ma in un territorio inventato dall'autrice che si divide in due regni: Valenia a sud e Maevania a nord. La prima è una terra molto elegante e ricca di cultura, mentre la seconda è caratterizzata più dai combattimenti e dalla magia, un regno in cui, per legge, solo una donna può regnare, anche se non succede da oltre un secolo. La nostra protagonista, Brianna, è per metà valeniana (da parte di madre) e per metà maevaniana, anche se non ha idea di chi sia suo padre, in quanto figlia illegittima. A dieci anni entra a far parte della Gran Casa di Magnalia, una scuola in cui le fanciulle scelgono una delle cinque passioni per diventare, dopo 7 anni, delle appassionate in quella materia. Le cinque passioni sono l'Arte, il Teatro, la Musica, l'Eloquenza e la Sapienza: quando una persona è particolarmente dotata in una di queste, viene mandata a studiare per diventare maestra di quella passione e può venire scelta da un patrono che le offre un lavoro e una casa. Brianna, dopo lunghi tentennamenti, sceglie di studiare Sapienza, affiancata dal maestro Cartier, un giovane poco più grande di lei che le suscita un certo fascino e con un alone di mistero. Quando però, una volta terminato il periodo di studi, nessun patrono la sceglie, una serie di circostanze la portano a percorrere una via alquanto pericolosa: aiutare la legittima sovrana di Maevania a riprendersi il trono che le spetta e che al momento è occupato da un re tiranno.
Questo romanzo mi è piaciuto molto per diversi aspetti:
1) l'idea che in Maevania le figlie femmine abbiamo "più importanza" dei figli maschi e che solo le donne possano salire al trono. È un'idea originale nel campo young adult e che aggiunge un pizzico di femminismo anche nel fantasy per ragazzi.
2) Tutto il worldbuilding incentrato sulle passioni mi è piaciuto molto e l'ho trovato interessante: di certo ricorda anche la base di diversi mondi distopici (ad esempio Divergent), ma qui non è visto come imposizione, ma solo come un'inclinazione della persona verso un certo aspetto culturale.
3) Il fatto che ci sia la storia d'amore, ma che sia messa in secondo piano, a favore di altri concetti come la famiglia, l'amicizia e la ribellione. Ciò non toglie che la storia d'amore sia davvero tenera e dolce, anche se ciò che rende particolare il libro è tutta la parte dedicata alle identità segrete dei personaggi e i loro segreti.
4) Nonostante ci sia un seguito, Rebecca Ross è riuscita a dare comunque un finale al romanzo, che può quindi essere letto come autoconclusivo. Sono comunque curiosa di vedere le ripercussioni che ci saranno a causa degli eventi del primo volume.
Non ho dato 5 stelline piene, perché i due grossi colpi di scena presenti sono stati per me abbastanza prevedibili, li avevo indovinati molti capitoli prima che venissero svelati. Ma essendo il romanzo d'esordio dell'autrice, direi che possiamo perdonarla ;)
Nonostante ciò, il suo stile mi è piaciuto: è fluido e scorrevole, rendendo la lettura molto rapida. I protagonisti sono ben descritti, sebbene il volume (che doveva essere uno solo all'inizio) non sia particolarmente lungo, e quindi lo spazio per approfondirli non sia molto (ci penserà il secondo libro a farlo). Vi consiglio solo di non guardare gli alberi genealogici che ci sono all'inizio del romanzo, in quanto potrebbero spoilerarvi uno dei due colpi di scena.
Un fantasy per ragazzi molto carino e con un worldbuilding interessante, sono curiosa di vedere come proseguirà la storia in "The Queen's Resistance".
Il mio voto:
Che ne pensate? Lo aspettavate? Fatemi sapere!
A presto,
Silvy
ahhhh non vedo l'ora di iniziare La regina del Nord!!!!! ma devo leggere prima altro... >.<
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