Il weekend si avvicina e vorrei concludere questa settimana (prima della Gazzetta, ovviamente) con una nuova recensione di un bellissimo YA autoconclusivo firmato Giunti!
Titolo: Insegnami a vedere l'alba
Autore: Josh Sundquist
Casa editrice: Giunti Editore
Data d'uscita: 19 aprile 2017
Pagine: 264
Prezzo: €13,00
TRAMA
Will, pur essendo cieco dalla nascita, decide di frequentare un liceo pubblico, vincendo i timori della madre iperprotettiva. Inizia così un’esilarante tragicommedia: in mensa si siede sulle gambe di un compagno, una ragazza ha una crisi di nervi convinta che lui la stia fissando… Per riparare, Will si offrirà di aiutarla a scrivere un articolo su una mostra di Van Gogh: impresa difficilissima, perché a Will mancano totalmente il concetto di prospettiva, di colore, e Cecil deve spiegargli ciò che vede evitando qualsiasi metafora visiva.
Quando a Will viene offerta la possibilità di affrontare un’operazione sperimentale che potrebbe ridargli la vista il padre, medico, cerca di dissuaderlo perché i casi di successo sono rarissimi e le ricadute psicologiche spesso pesantissime. Ma Will decide di rischiare e le conseguenze, seppur inaspettate e difficili da superare, gli rivoluzioneranno meravigliosamente la vita.
RECENSIONE
Quando ho saputo che la Giunti avrebbe portato in Italia questo romanzo che non conoscevo, sono subito andata a cercare la trama. Scoprire che il protagonista è cieco ha aggiunto tanta curiosità per l'uscita di questo libro, e fortunatamente non mi ha delusa.
Innanzitutto mi congratulo con l'autore per il duro lavoro di ricerca che c'è dietro e per essere riuscito a trattare di un tema così delicato con maestria e leggerezza.
Essendo il romanzo scritto interamente in prima persona e dal punto di vista di Will, mi sono ritrovata a scoprire tutto senza l'uso degli occhi, ma usando gli altri sensi, come fa il protagonista. Perciò è immediato per il lettore immedesimarsi nel ragazzo non vedente e provare in prima persona che cosa significa non poter vedere sin dalla nascita e sfruttare al massimo gli altri sensi.
Ma vediamo un po' chi è Will: cieco sin dalla nascita, ha sempre frequentato una scuola per non vedenti, imparando a muoversi e a conoscere il mondo senza poter far riferimento sull'uso della vista. A 16 anni decide però di trasferirsi in una scuola "normale" e lì fa subito amicizia con un gruppo di nerd tra cui una ragazza di nome Cecily, della quale sappiamo ben poco all'inizio, se non ciò che lei ci dice. Ma la vita di Will cambierà quando arriverà una proposta che non potrà rifiutare.
Diventa molto facile affezionarsi a questi personaggi, ben caratterizzati e divertenti, in particolare a Will, che ho adorato per la sua capacità di amare la vita nonostante tutto.
Lo stile dell'autore è scorrevole e lineare, ma anche ironico e leggero, sebbene il tema trattato non sia così semplice. Inoltre ho trovato difficile chiudere il romanzo fino alla fine poiché spinta dalla curiosità di sapere cosa sarebbe successo e di conoscere meglio Cecily, un ragazza vittima di bullismo che grazie a Will viene apprezzata per ciò che è davvero.
Penso che questo romanzo regali, oltre a qualche ora in compagnia di una bellissima lettura, anche un profondo insegnamento di vita che riguarda l'empatia, l'affrontare le proprie paure e superarle, il non giudicare gli altri in base all'aspetto, e così via. Ve lo consiglio di cuore!
Spero di poter leggere presto un altro romanzo di quest'autore perché il suo stile mi ha conquistata *-*
Il mio voto: 4+
Che ne pensate? Vi ispira? Fatemi sapere!
A presto,
Silvy
Quando i libri trattano di tematiche di questo tipo riescono sempre ad incuriosirmi molto ^^
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